Nel momento in cui si viene a sapere che a essere oggetto di spionaggio, per mezzo di strumenti potentissimi come Paragon e Graphite, non sono mafiosi, terroristi e criminali più o meno pericolosi ma persone miti, attivisti e, di fatto, oppositori politici come Francesco Cancellato, Luca Casarini, Beppe Caccia e persino don Mattia Ferrari, cappellano della ONG Mediterranea Saving Humans, in quel momento sono i famosi “valori occidentali” a venire meno. Non solo: è la nostra Costituzione a essere pesantemente sotto attacco. Ce lo ribadisce, in quest’intervista, anche Paolo Mondani, storico autore di Report e cronista d’inchiesta fra i più acuti ed esperti, il quale ci mette in guardia sulle possibili conseguenze di una simile attività. Chi c’è dietro? Per conto di chi? Con quali fini? Si vuole, per caso, mettere in discussione la libertà d’informazione e, con essa, la democrazia? C’è una rete internazionale? In attesa di conoscere nomi e cognomi di tutti i soggetti che, in Italia e in Europa, sono rimasti vittime di questo meccanismo infernale, ci limitiamo a porre domande chiare e inequivocabili al governo, nella speranza che chiarisca in Parlamento quanto è accaduto. Senza voler gettare sospetti su nessuno, infatti, facciamo loro presente che la vicenda è enorme e che, almeno in democrazia, nessun esecutivo può illudersi di non subire contraccolpi dal diffondersi della sfiducia tra cittadine e cittadini.
