80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

La politica argentina occupata dallo scandalo che coinvolge Milei

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Indignazione, stupore, desiderio di capire, i sentimenti profondi sollevati nell’opinione pubblica argentina ma anche dell’intera America dall’inganno finanziario in cui appare direttamente coinvolto niente meno che il capo dello stato, Javier Milei, si sono impadroniti del dibattito politico. Riflessi e sollecitati, ovviamente, sia dalla grande informazione, sia nei social media che ne risultano arroventati. Dell’intrigo trapelato nella notte tra venerdi e sabato scorsi dai corridoi solitamente discreti della borsa valori di Buenos Aires, vengono a luce ulteriori particolari che rinfocolano lo scandalo. Superano i cento milioni di dollari le perdite dei 40mila sottoscrittori agganciati nella fulminea scorreria borsistica della criptovaluta Libra, vissuta appena qualche ora. Ma il botto che fa più rumore è quello provocato dalle negligenze e complicità che hanno reso possibile questa replica del notissimo imbroglio-Ponzi. Il panorama più ampio e articolato dello stato d’animo d’un paese ancora stordito, viene oggi dai titoli dei grandi giornali argentini.

 

I più diffusi, a livello nazionale, sono 4.

 

La Naciòn, espressione storica della grande borghesia tradizionale, forse il quotidiano in assoluto  più noto, apre con il titolo: AFFIDATA ALLA GIUDICE SERVINI DE CUBRIA L’INCHIESTA SULLE DENUNCE CONTRO JAVIER MILEI-LIBRA. A fianco l’informazione commentata: GLI EFFETTI DELLO SCANDALO LIBRA SUI BUONI DEL TESORO ARGENTINO. Al centro una foto di Milei con la più che sarcastica didascalia: LEI E’ STATO TRUFFATO DAL PONZIDENTE DELL’ARGENTINA. Nelle pagine interne: IL MAGGIOR SOCIO DI LIBRA DICE DI AVERE IN TASCA 110 MILIONI DI DOLLARI E DI ATTENDERE ISTRUZIONI  DEL GOVERNO. IL PARTITO “PRO” DELL’EX PRESIDENTE MAURICIO MACRI CRITICA MILEI E CHIEDE UN’INCHIESTA APPROFONDITA.

 

CLARIN, la cui proprietà è uno dei, maggiori protagonisti sul mercato degli affari e tra i più polemici, con columnist di riconosciuto valore, fiero avversario del peronismo di ogni sfumatura, sebbene con qualche critica ha fin qui sostenuto il governo Milei. Pubblica una grande foto di Milei con il misterioso imprenditore statunitense Hayden Mark Davis, indicato come l’origine del gravissimo scandalo. Titolo d’apertura: UN SOCIO DI LIBRA PARLA DI UNA PROVA PILOTA, DICE CHE STA TENTANDO DI LIBERARSI DI 110 MILIONI DI DOLLARI E PONE UN AUT-AUT AL GOVERNO MILEI. Il titolo di spalla è: IL RUOLO DEL PORTAVOCE MANUEL ADORNI NELLE RIUNIONI DEL PRESIDENTE CON GLI IMPRENDITORI DI LIBRA.

 

PERFIL appartiene al gruppo editoriale Fontevecchia, di riconosciuta qualità professionale e indipendenza, politicamente liberal-riformista. Apertura:  IL GOVERNO TENTA DI SPIEGARE LA POLEMICA SULLE CRIPTO-VALUTE, L’OPPOSIZIONE ESIGE DI PORRE MILEI SOTTO INCHIESTA. Seguono: UN ESPONENTE MONDIALE DELLE CRIPTO-MONETE ACCUSA L’INTORNO DI MILEI DI PRETENDERE TANGENTI. HAYDEN DAVIS DICHIARA LIBRA UN ESPERIMENTO E ATTENDE ISTRUZIONI DAL GOVERNO PER RESTITUIRE I MILIONI TRUFFATI.

 

Pagina12, vicino alla sinistra peronista, rivolge abitualmente assidua attenzione alle questioni economiche e culturali. Apre con il titolo: LE REAZIONI DEI MERCATI ALLO SCANDALO LIBRA: CADONO LE AZIONI, AUMENTA IL PREZZO DEL DOLLARO. In centro pagina: IL MESSAGGIO DI HAYDEN DAVIS A MILEI: “HO DATO UNA COPERTURA DI 48HS.” Commento: PRETESTI E DINIEGHI A FRONTE DELLO SCANDALO MONDIALE DELLA TRUFFA CRIPTO DI MILEI.

 


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