Lo sciopero della magistratura è un chiaro e inequivoco messaggio di libertà. I “contro poteri” non possono essere attaccati e messi nell’impossibilità di svolgere il ruolo previsto dalla Carta costituzionale. Anzi. Proprio l’iniziativa vessatoria contro magistratura e informazione è la più evidente prova tecnica di un regime autoritario che da tempo si è appalesato. Tanto più il rischio incombe ora, dopo la vittoria dei due dittatori (Trump e Musk) negli Stati Uniti. E di fronte alla fragilità dell’Europa. La vertenza di cui si parla al cinema Adriano con autorevolissimi protagonisti e l’adesione di Articolo21 costituisce un capitolo di una lotta che non cesserà se non quando il diritto tornerà a prevalere sulla forza. Non c’è tempo. Il Male incalza e il Bene chiede una nuova tensione civile e morale. La Pace deve prevalere sulla guerra, sulle guerre, come chiede sempre Papa Francesco, che ci auguriamo possa dircelo in piazza S.Pietro, forte e ristabilito.
