Sorprendente attualità di un testo scritto 80 anni fa per la rivista Renaissance dal filosofo francese di origine russa Alexandre Koyré (Aleksandr Vladimirovich Koyra era il suo nome originale prima di ottenere la cittadinanza francese). È stato ripubblicato nelle scorse settimane da Meltemi con il titolo “La quinta colonna” e il filosofo Silvano Tagliagambe, nella fascetta che accompagna la pubblicazione, utilizza, per presentarlo, una frase di grande impatto: “Come trasformare in cenere il fuoco della democrazia”.
Dopo aver ricordato che fu il generale Francisco Franco a ricorrere al termine ‘Quinta colonna’ per indicare quanti all’interno della fragile Repubblica Democratica spagnola lavoravano per distruggerla, favorendo l’avanzata delle truppe golpiste, Koyré aveva analizzato quante altre situazioni simili si erano determinate nelle vicende politiche degli stati dei primi 40 anni del ventesimo secolo. Alcuni, nei sistemi oppressivi, per favorire la riconquista della libertà; altri, al contrario, per tradire a vantaggio di chi voleva abbattere le forme istituzionali democraticamente elette.
Le esemplificazioni sono talmente chiare che non è difficile applicare quell’analisi ai nostri tempi nei quali, oltre alla dimensione statale si vive una realtà di alleanze o federazioni tra stati, come ad esempio l’Unione Europea.
Unione Europea in fibrillazione per colpa di chi rilancia continuamente nazionalismi o sovranismi. C’è chi lo fa apertamente con pronunce politiche, ma ci sono anche tante altre forme di subdoli attacchi non dichiarati da parte di quelle che possiamo ben definire ‘Quinte colonne’. In quale modo ciò avvenga lo spiega bene Marco Dotti nella postfazione dello scritto di Koyré: “La lezione della quinta colonna, fenomeno di erosione interna, è infatti una categoria attualissima per interpretare la vulnerabilità delle istituzioni contemporanee di fronte a nuove forme di disinformazione e manipolazione. Una lezione su come mantenere vigile, in questo passaggio d’epoca, il rapporto tra sapere e impegno, verità e libertà. Coltivando la visione di un’altra polis – possibile, plausibile -, anche là dove ogni eticità sia stata drammaticamente corrotta”.
E se ci guardiamo intorno non è per niente difficile verificare come e dove questa eticità risulti ‘gravemente corrotta’. Basti pensare a quel che sta succedendo nel rapporto Usa-Europa, Musk-Afd tedesca, Israele-Palestina, Russia-Ucraina, deportazione di immigrati, scardinamento dell’Onu e delle sue organizzazioni umanitarie come l’OMS, il lavoro delle ONG, l’attacco alle autonome decisioni della magistratura, continue violazioni del dettato costituzionale. Trasferiamo tutto questo, e molto altro ancora, su e come tutto questo viene trattato da certa carta stampata o notiziari radiotelevisivi per cominciare a chiedersi quante e quali ‘Quinte colonne’ siano instancabilmente al lavoro per raggiungere lo scopo tremendamente profetizzato da Silvano Tagliagambe: “Come trasformare in cenere il fuoco della democrazia”.