Ieri sera a Fubine con Gian Carlo Caselli abbiamo discusso dei rischi rappresentati dalla torsione illiberale di questa destra al Governo, purtroppo sostenuta da un contesto internazionale segnato dalla crescente avversione contro la democrazia.
La Costituzione, ha detto Gian Carlo Caselli, nata dall’antifascismo e dalla guerra di Liberazione disegna una organizzazione sociale basata sull’equilibrio tra poteri, sulla indipendenza della magistratura, sulla libertà della stampa, sul compito emancipante della Repubblica che non deve soltanto garantire l’esercizio dei diritti, ma deve anche concretamente occuparsi di mettere tutti nelle medesime condizioni di partenza.
Oggi questo disegno è gravemente minacciato da una profonda insofferenza verso gli equilibri democratici che sono una garanzia per tutti: il governo punta a sabotare contemporaneamente l’indipendenza della magistratura, la libertà della stampa, l’uguaglianza sostanziale, la centralità del Parlamento, il ripudio della guerra come architrave dei processi internazionali.
Intervenendo poi io in rappresentanza di Articolo 21 Piemonte ho sottolineato tra l’altro, la centralità del pensiero di Piero Gobetti, morto esule in Francia a nemmeno 25 anni, massacrato dai fascisti, in sintonia con l’appello del Presidente Mattarella a Marsiglia, con quel suo forte richiamo all’autonomia, al protagonismo, contro l’illusione di un tranquillo vassallaggio.