“Secondo un articolo di Andrea Palladino, pubblicato su La Stampa il 24 Maggio 2023, che non mi risulta sia stato contestato, questa notissima foto che ritrae l’attuale presidente della Commissione Parlamentare Antimafia on. Chiara Coloismo di FdI, con Luigi Ciavardini ex NAR pluricondannato per omicidio (Amato, Evangelisti) e strage (Bologna), venne pubblicata su FB dalla stessa Coloismo il 5 GENNAIO del 2014 per poi essere RIMOSSA “lo scorso Aprile” (si legge sempre dall’articolo di Palladino), quindi Aprile 2023. Ora, è noto che la foto venne giudicata da molti famigliari delle vittime di mafia e delle stragi terroristiche il “sintomo” insopportabile di relazioni e posizioni gravi ed inaccettabili, soprattutto considerato il ruolo che la Colosimo sarebbe andata a ricoprire di Presidente della Commissione Antimafia. E’ noto infatti quali siano i legami provati o attualmente ancora indagati tra organizzazioni mafiose e destra neo fascista, basterebbe al riguardo riflettere sulle ultime notizie che giungono da Palermo dove la Procura, guidata da Maurizio De Lucia, con il coordinamento investigativo della Procuratrice aggiunta Marzia Sabella, sarebbe ad un punto di svolta proprio sul delitto Mattarella del quale domani ricorre il quarantacinquesimo anniversario. E’ altresì nota la reazione della presidente Colosimo, supportata dal suo partito ed indirettamente da quanti preferirono e preferiscono farsela bastare, che minimizzò il significato di quella foto, escludendo che potesse in alcun modo essere considerata sintomatica di chissà quali simpatie, collegando piuttosto l’immagine ad una normale attività istituzionale che l’aveva portata, in quanto al tempo consigliera regionale del Lazio, ad incontrare ripetutamente il Ciavardini in ragione del suo risalente impegno sociale a conforto dei detenuti nelle carceri. Amen. Ognuno di noi può farsi una idea della foto e della spiegazione data dalla Colosimo e parimenti ognuno di noi può valutare quali siano gli effetti prodotti sul piano culturale ed in particolare della memoria civile italiana dall’azione certosina ed implacabile di questa destra di eredi-al-quadrato (del Duce e di Berlusconi). Per quel che mi riguarda, ne penso così male che fin dal 27 Maggio del 2023 (anniversario della strage di Via dei Georgofili) ritirai formalmente la mia disponibilità ad essere nuovamente proposto (dal Partito Democratico) come consulente della Commissione Antimafia. Resta tuttavia una domanda che andrebbe fatta alla presidente Colosimo: se è così convinta del fatto suo, perché ha sentito la necessità di rimuoverla quella foto? D’altronde pare, sondaggi alla mano, che uno dei segreti del successo del suo partito sia proprio quello di insistere maggiormente su identità ed appartenenza, quindi perché non rompere gli ultimi indugi e rivendicare apertamente che quanto fatto nei decenni passati per evitare alla Patria le sbandate comuniste è stato giusto ed ogni eccesso criminale in tal senso giustificato e giustificabile? Ditelo, insomma, che tutto quel sangue a cavallo tra il 1978 ed il 1980, è stato sparso per una buona causa. Non è questa la lezione che vi arriva, audace e ineluttabile, dal 3 Gennaio 1925?”