Prenderà il via il prossimo 5 marzo, davanti alla gup del Tribunale di Crotone Elisa Marchetto, l’udienza preliminare a carico di sei ufficiali di guardia di finanza e guardia costiera, imputati per gli omessi soccorsi che sarebbero all’origine della morte di un centinaio di migranti naufragati in una gelida alba a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023. La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata sul finire dello scorso anno dall’ormai ex procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia (oggi in servizio a Lecce) e dal sostituto Pasquale Festa.
Lungo l’elenco delle persone offese, che comprende familiari delle vittime ma anche alcuni parlamentari, il sindacato dei finanzieri e quello dei militari, associazioni come il Codacons e alcune Ong. Le accuse sono quelle di naufragio colposo e omicidio plurimo colposo. Sono relative a una serie di omissioni che vanno dalla mancata attivazione del piano Sar (il Piano per la ricerca ed il salvataggio in mare), probabilmente a causa di uno scambio di informazioni poco trasparente tra Guardia di finanza e Guardia costiera, all’aver ignorato il supporto offerto dalla Capitaneria di porto.
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