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Medioriente. Arrestati e rilasciati Luisa Morgantini e il giornalista Roberto Bongiorni

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Sono stati rilasciati dalla polizia israeliana Luisa Morgantini, 84 anni, ex vicepresidente dell’Europarlamento e nota attivista italiana, e il giornalista del Sole 24ore Roberto Bongiorni, fermati stamane a Tuba (a sud di Hebron), perche’ sarebbero entrati in una “zona militare”. Ne ha dato notizia la Farnsina. Entrambi erano stati portati alla stazione di polizia della colonia di Kiryat Arba per essere poi rilasciati anche grazie all’intervento della ambasciata d’Italia a Tel Aviv e del Consolato a Gerusalemme.

Pubblichiamo di seguito il comunicato di Assopace Palestina

AssoPacePalestina saluta con sollievo la liberazione della sua Presidente Luisa Morgantini e del
giornalista del Sole 24 Ore Roberto Bongiorni, fermati da parte dell’esercito israeliano insieme a due
guide palestinesi mentre svolgevano il loro lavoro di informazione.
Tuttavia il fermo di Luisa Morgantini e delle altre tre persone, con il sequestro dei loro effetti
personali, è un fatto grave e inaccettabile, per il quale AssoPacePalestina esprime la più sentita
condanna. Tale gravissimo fatto è esemplificativo della politica e della pratica di oppressione e
impedimento al libero movimento e alla libera informazione messe in atto, in maniera sempre più
pesante, dal governo israeliano, che ha incrementato la militarizzazione dei territori palestinesi
occupati specie dopo il 7 ottobre 2023.
L’arbitrario fermo della Presidente Luisa Morgantini, e delle tre persone con lei, esprime l’arroganza
dell’esercito di occupazione nella feroce repressione del dissenso e nelle pratiche intimidatorie, in un
contesto di continua repressione e violazione dei diritti fondamentali dei palestinesi nei Territori
Occupati e nell’intimidazione verso chi si oppone alle ingiustizie subite dal popolo palestinese
– osservatori per i diritti umani e attivisti pacifisti – e verso chi tenta di documentarle come i
rappresentanti della stampa più volte colpiti.
Sollevati dalla liberazione dei nostri connazionali e della guida palestinese di cittadinanza israeliana,
chiediamo l’immediato rilascio della quarta persona tuttora in detenzione, diversa dagli altri solo
perché palestinese nato e cresciuto nella sua terra sotto occupazione militare.
Chediamo inoltre che il governo italiano chiarisca con quello israeliano le modalità e le condizioni
del fermo, e acquisisca informazioni su eventuali procedimenti legali a carico dei fermati.
Chiediamo alle autorità italiane di intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire l’agibilità nei
territori palestinesi occupati per gli attivisti dei diritti umani e della stampa internazionale.
Chiediamo infine che venga garantito alla nostra Presidente Luisa Morgantini e agli attivisti di tutte
le associazioni, le ONG e l’UNRWA di operare in libertà, nel rispetto dei diritti umani e del diritto
internazionale nei luoghi dove lo sguardo e la presenza di operatori e giornalisti è più importante e
necessaria.
Attendiamo il ritorno di Luisa con trepidazione e affetto, pronti a riprendere con lei le azioni di
AssoPacePalestina per la dignità, la libertà e i diritti del popolo palestinese e la pace in quei territori.


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