BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

La solidarietà non è un intralcio, è necessaria. Lettera aperta a Cecilia Sala

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Cara Cecilia, mentre ricorre il sesto anniversario del mio fermo in Sudan, sento il bisogno di condividere con te alcune riflessioni e sentimenti che spero possano esserti di conforto, in questi momenti così difficili.

Il ricordo di ognuno di quegli istanti, nelle mani dei servizi di sicurezza di uno dei regimi più spietati di sempre, è ancora vivissimo nella mia mente: l’angoscia, l’incertezza e quella paura che attanaglia lo stomaco.
Ero spaventata, molto, e l’unico desiderio era quello di tornare a casa il prima possibile, a quell’abbraccio che sembrava così lontano.
Ogni minuto era una lotta, ogni ora un eterno susseguirsi di intimidazioni e domande a cui non potevo rispondere.
Nella mente si alternavano gli scenari più terribili, pensavo a come tutto potesse finire, sperando in un esito che non avrei mai voluto affrontare.

Ciò che mi ha dato la forza di resistere è stata la consapevolezza intima, pur senza saperlo,  che tante persone, come per te oggi, si stavano mobilitando per chiedere giustizia e libertà.
Quella speranza è stata un faro in un deserto oscuro di terrore e solitudine.
Ogni messaggio, ogni gesto, ogni manifestazione di supporto che ho letto dopo la liberazione mi ha fatto capire che in quei momenti drammatici non ero sola, che c’era un mondo intero che si batteva insieme a me.

La solidarietà, come quella che domani alle 10,30 con un sit-in silenzioso a Santi Appstoli esprimeranno l’Ordine dei giornalisti del Lazio e Stampa Romana, non è una violazione del silenzio stampa chiesto dalla famiglia, né un intralcio. , anzi… è necessaria.

Cecilia, so quanto possa essere schiacciante, annichilente, trovarsi in una situazione simile: da sola, con persone ostili, nel mio caso violente… ma spero che possa sentire e abbracciare quel legame con la grande comunità che si sta mobilitando per te.

La lotta per la libertà è lunga e difficile, ma ricorda che la tua voce conta, e che ci sono tante persone che sono al tuo fianco, pronte a far sentire il loro sostegno.
Spero ti arrivi la mia solidarietà più sincera e ti incoraggio a non perdere mai la speranza.
Uscire dalla tempesta non è facile, ma insieme possiamo farlo.
Ti auguro di tornare presto a casa, dove ti aspettano amore e calore.

NDR Nell’immagine di copertina, Antonella Napoli e l’ambasciatore in Sudan Fabrizio Lobasso qualche ora dopo la liberazione

Credits Corriere della Sera


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