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Fratoianni (Avs): “Affidare la sicurezza nazionale alle aziende di Musk è errore clamoroso”

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Vogliamo sapere dal governo se, indipendentemente dall’ovvia smentita della Presidenza del Consiglio sulla sottoscrizione di contratti e/o accordi con Elon Musk, è vero, invece, che il Ministero della Difesa  del nostro Paese abbia già esaminato e approvato l’ accordo tra il Governo italiano e SpaceX e comunque quali siano le intenzioni e gli orientamenti del ministero della difesa.
È la domanda che domani pomeriggio nell’Aula di Montecitorio Avs con Nicola Fratoianni porrà al governo durante il question time in diretta televisiva.

È di questi giorni – si legge nell’interrogazione  – il rilancio delle notizie riprese da tutti i media italiani di trattative già in stato avanzato tra il Governo italiano e SpaceX, una delle aziende di Elon Musk, per l’acquisizione da parte dell’Italia di un sistema di sicurezza per le telecomunicazioni.
La Presidenza del Consiglio italiana ha diffuso una nota in cui smentisce che «siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società SpaceX», senza però confermare o smentire lo stato delle trattative.
Bloomberg però ha riferito anche diversi dettagli del possibile accordo, che prevedrebbe la fornitura all’Italia di un sistema di crittografia per i servizi telefonici e internet. SpaceX fornirebbe questo servizio attraverso il proprio sistema satellitare Starlink. Il piano prevederebbe, inoltre, una serie di
servizi di comunicazione per le forze armate italiane e l’introduzione in Italia dei servizi satellitari “direct-to-cell”. Sempre Bloomberg afferma che il possibile accordo sarebbe già stato approvato dai Servizi segreti italiani e dal Ministero della Difesa.
Anche solo l’esistenza di una trattativa fra il Governo italiano e l’azienda di Musk è inquietante: affidare la sicurezza militare del nostro Paese ad un’azienda privata di uno degli uomini più potenti e ricchi del mondo può essere un clamoroso errore, quello stesso uomo che peraltro è oggi uno dei più stretti consiglieri del futuro Presidente Usa e che sta organizzando e tessendo da mesi la tela della destra estrema in tutti i Paesi europei.
Peraltro la  concezione proprietaria di Musk di asset strategici nazionali troverebbe anche conferma dall’ inchiesta giudiziaria nei confronti del rappresentate di Musk in Italia Andrea Stroppa.
Questo  affidamento a Musk sarebbe il definitivo salto nella privatizzazione dell’Italia, in materia di infrastrutture di reti e comunicazione dopo la vendita della rete Telecom al fondo americano KKR; inoltre è evidente che questo tentativo andrebbe contro la necessità di un rafforzamento della difesa e della cybersicurezza comune europea e in aperto contrasto con il piano Infrastruttura per la Resilienza, l’Interconnettività e la Sicurezza via Satellite (IRIS 2) approvato dalla Commissione Europea.

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