Ed ora, Giorgia, contro chi scatenerai la tua ira di ‘eletta intoccabile’? Quante reti unificate utilizzerai per scaraventare i tuoi strali contro chi ‘mette a rischio la sicurezza nazionale”? L’altra volta erano undici, oggi 43. E come allora, viaggio di ritorno, forse sulla stessa Cassiopea che con grande clamore mediatico li aveva portati nella struttura albanese. E qui non c’è di mezzo Lo Voi o Silvia Albano. Chissà se prima o poi capirai che le leggi vanno rispettate, non respinte in nome di un potere che non ti appartiene e non ti è stato dato. Quanti altri trombettieri farai scendere in campo per dire che è in atto un complotto, una cospirazione contro te e il tuo governo? Non sarebbe più semplice e, soprattutto, democratico cominciare a capire che anche le istituzioni devono rispettare altre istituzioni in un corretto sistema di divisione dei poteri? Per Almasri hai messo a disposizione un aereo della Repubblica per rispedire a casa un ricercato internazionale. Ora un mezzo della Marina Militare rifarà la spola, come in una farsa da piccolo teatro di provincia. Ma questa è la Repubblica Italiana, non il tuo feudo personale. Anche se sei stata votata, i cittadini non lo hanno fatto perché tu ti comporti così. Qualcuno di quelli che ti sono vicini dovrebbe tentare di spiegartelo. A meno che, anche queste ultime sortite non siano state messe in campo per quell’attacco frontale alla Carta Costituzionale, ai suoi valori, ai suoi doveri/diritti. E ad una Corte di Giustizia Europea che ha una capacità di osservare il mondo non con gli occhi miopi di chi vede dappertutto beghe da cortile. Rimaniamo in attesa. Chissà come tenterai di uscirne.
(Nella foto il Cpr realizzato in Albania)
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