Alberto Trentini, operatore umanitario di Venezia Lido, è stato fermato in Venezuela il 15 novembre scorso e da allora non si hanno sue notizie. Stamattina i deputati PD Giuseppe Provenzano, Gianni Cuperlo, Fabio Porta, Enzo Amendola, Lia Quartapelle e Laura Boldrini hanno presentato al ministro Tajani una interrogazione urgente perché il governo si attivi per la liberazione di Alberto.
La Famiglia Trentini, assistita dall’Avv. Alessandra Ballerini, ha diffuso l’appello che segue, affinché il governo si adoperi per riportare presto e incolume Alberto a casa.
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Dal 15 novembre non si hanno più notizie di Alberto TRENTINI, cooperante italiano da sempre impegnato nel sociale, fermato dalle autorità del Venezuela dove si trovava in missione con la ONG Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità.
Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 ed il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato ad un posto di blocco, insieme all’autista della Ong. Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta “prigioniero” in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione .
In realtà nessuna notizia ufficiale ci è mai stata comunicata da nessuna autorità Venezuelana né Italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità.
Dal suo arresto e cioè dal 15 novembre ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi.
La famiglia Trentini è chiaramente molto angosciata da questa drammatica situazione e chiede, fin dal primo giorno, di poter comunicare con Alberto, di essere rassicurata sul suo stato di salute e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali e che possa fare rientro in Italia il prima possibile. Ma, ad oggi, nulla di tutto ciò è accaduto e nessuna notizia circa il destino di Alberto è stata riferita ai suoi genitori e al loro avvocato. Questa assenza di informazioni non fa accrescere le nostre preoccupazioni.
Siamo quindi a chiedere al nostro Governo di porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni Venezuelane, per riportare a casa Alberto e garantirne l’incolumità.
E’ infatti inaccettabile che cittadini italiani che si trovano a lavorare o visitare altri Paesi con l’unica finalità di contribuire a migliorare le condizioni di vita dei loro abitanti, si trovino privati delle libertà e dei diritti fondamentali senza poter ricevere nessuna tutela effettiva dal nostro Paese.
Confidiamo che la Presidente del Consiglio ed i Ministri interessati, si adoperino con lo stesso impegno e dedizione recentemente dimostrati a tutela di una nostra connazionale, per riportare presto, incolume, Alberto in Italia.
Famiglia Trentini e avv. Alessandra Ballerini