Riprendiamo e sottoscriviamo questo appello che è frutto di un lavoro collettivo e meditato di colleghe e colleghi di varie provenienze. Evidenziamo che nessuno dei nomi delle persone coinvolte è stato fatto. E’ però, una vicenda, che precisiamo archiviata dal tribunale competente, che ha girato molto nelle chat di giornalisti e non, oltre che pubblicata ripetutamente, con diverse letture, da molti organi d’informazione. Riteniamo importante un richiamo a tutte e tutti noi. Invitiamo chi condivide il testo a firmare.
Come giornalisti esprimiamo la nostra solidarietà alla collega che, da due anni, è oggetto di attacchi continui per aver denunciato una violenza che ritiene di aver subito.
Al di là del merito specifico della vicenda, riteniamo fondamentale ribadire che chi denuncia debba essere tutelato, affinché il ricorso alle autorità non diventi motivo di stigmatizzazione o criminalizzazione. È necessario scongiurare il dannoso messaggio secondo cui, per una donna, sia preferibile tacere di fronte a situazioni che ritiene configurino una violenza.
Ciò è ancor più vero nel caso in questione, in cui i soggetti coinvolti – la denunciante, i destinatari della denuncia, gli autori degli articoli – sono tutti giornalisti, e perciò tenuti al rispetto delle norme deontologiche, che prevedono l’impegno a utilizzare un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole, a evitare stereotipi di genere e a non usare “espressioni, termini e immagini che sminuiscano la gravità del fatto”.
Regole a tutela di tutti che i giornalisti si sono liberamente dati per senso di responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica, ma a cui sono tenuti a richiamarsi e a orientare il proprio comportamento anche e soprattutto in occasione di vicende che li coinvolgono direttamente.
Chiediamo pertanto che l’Ordine dei Giornalisti e la FNSI, con le rispettive Commissioni Pari Opportunità (CPO), e l’Associazione GiULiA prendano una posizione chiara sull’importanza di mantenere un equilibrio deontologico nel trattamento di vicende umane e giudiziarie tanto delicate e insieme socialmente rilevanti.
PRIMI FIRMATARI
Giuseppe Giulietti, coordinatore Articolo 21
Elisa Marincola, portavoce Articolo 21
Paolo Borrometi, presidente Articolo 21
Stefano Corradino, direttore Articolo21.org
Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report, Rai 3
Alberto Nerazzini, co-conduttore di 100minuti, La 7, e direttore del DIG Festival
Vincenzo Maria Vita, Garante Articolo 21
Renato Parascandolo, già direttore Rai Educational e presidente Rai Trade
Luisella Costamagna, conduttrice di Tango, Rai 2
Valerio Cataldi, corrispondente Rai da Nairobi
Monica Giandotti, conduttrice Tg3 Linea Notte, Rai 3
Giulia Innocenzi, Report, Rai 3
Marzia Amico
Oriano Anastasi
Cecilia Anesi
Rosamaria Aquino
Cecilia Bacci
Margherita Basso
Leonardo Bianchi
Alice Bellincioni
Alessia Benelli
Michele Buono
Giovanna Boursier
Giulia Brizzi
Arturo Calabrese
Simone Carusone
Alessia Cerantola
Giovanna Cucè
Annamaria De Paola
Giovanni De Faveri
Chiara D’Ambros
Graziella Di Mambro
Nicola Di Turi
Libero Red Dolce
Flaviana Facchini
Eugenio Fatigante
Lidia Galeazzo
Tommaso Giuntella
Alberto Gioffreda
Barbara Gubellini
Jennifer Guerra
Ruben Kahlun
Maria Giovanna La Porta
Dario Marchetti
Fabiana Martini
Cristiana Mastronicola
Jacopo Matano
Alessandro Matarante
Sofia Mattioli
Laura Melissari
Paola Mentuccia
Patrizia Migliozzi
Walter Molino
Viviana Morreale
Giorgio Mottola
Laura Nesi
Fabiana Pacella
Andrea Palladino
Giulia Paltrinieri
Francesca Papasergi
Valentina Parasecolo
Simona Peluso
Valerio Penna
Alessandro Perozzi
Patrizia Pozzo
Danilo Procaccianti
Giulia Sabella
Maria Teresa Santaguida
Lorenza Sbroma
Luigi Scarano
Patrizia Senatore
Giulia Siviero
Alessandro Salveti
Nicoletta Soave
Alessandra Tarquini
Andrea Tornago
Claudia Torrisi
Nicola Tupputi
Giulio Valesini
Eleonora Zocca