La remissione da parte dei paesi ricchi e delle istituzioni mondiali del debito economico ai paesi del Sud del mondo va affiancata anche dalla campagna per la remissione del debito mediatico. La proposta è stata illustrata da Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21, nel corso della conferenza stampa tenutasi ad Assisi sul tema “Rimettiamo il debito ai paesi del sud del mondo”.
“Una grande maggioranza dei paesi è fuori dalla comunicazione, oscurata da una informazione mainstream su cui sempre più si stringe la presa di Musk e Bannon, artefici di una strategia globale che punta alla cancellazione dei servizi pubblici radiotelevisivi ed alla presa planetaria dei satelliti. Oggi il digital divide aumenta sempre più condannando alla marginalità i più deboli. A fianco della grande campagna giubilare lanciamo una analoga battaglia per dare luce alle periferie del mondo perché nessuno resti indietro nell’informazione globale” ha affermato Giulietti.
Alla tavola rotonda hanno preso parte fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi; don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro; don Tonio Dell’Olio, presidente della Pro Civitate Christiana; Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace. A moderare l’incontro Enzo Nucci, primo corrispondente Rai dal continente africano.
L’appello partito da Assisi si affianca al messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1* gennaio illustrata contemporaneamente in Vaticano. Il Pontefice ha affermato che “il debito estero è diventato uno strumento di controllo, attraverso il quale alcuni governi e istituzioni finanziarie private dei paesi più ricchi non si fanno scrupolo di sfruttare in modo indiscriminato le risorse umane e naturali dei paesi più poveri, pur di soddisfare le esigenze dei propri mercati”.