I servizi di sicurezza dell’Iran hanno arrestato il 19 dicembre a Teheran Cecilia Sala, giornalista del Foglio e autrice del podcast quotidiano Stories sulla piattaforma Chora.
Da quel giorno la giornalista, iscritta all’Ordine del Lazio, si trova in una cella d’isolamento nella prigione di Evin, dove vengono detenuti dissidenti iraniani e cittadini stranieri. La notizia dell’arresto è stata mantenuta riservata finora perché sono in corso da giorni trattative tra il governo italiano e quello iraniano per la liberazione di Sala e i negoziatori italiani avevano chiesto il massimo riserbo per non comprometterle.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo e tutto il Consiglio chiedono la liberazione immediata di Cecilia Sala, giornalista italiana, impegnata da anni nei teatri di guerra, attenta alle ragioni dei popoli oppressi da tutte le dittature.
D’Ubaldo ha dichiarato: «Ho conosciuto Cecilia Sala, ha partecipato ai nostri corsi di formazione, le ho consegnato recentemente il Premio Graldi. Ha raccontato con coraggio storie di popoli oppressi dove la libertà d’informazione è negata senza un motivo. Auspichiamo che la saggezza diplomatica della Farnesina riesca a riportare in Italia Cecilia, al fine di scongiurare conseguenze peggiori».
(Immagine di Alekos Prete)