Non si deve aver paura della verità. La verità va guardata in faccia, specialmente quando svela l’ orrore di una strage di esseri umani, quando svela l’ orrore di un genocidio.
Dettagliato, attento, documentato lo studio di Amnesty International, la cui relazione svela senza ombra di dubbio che a Gaza l’ esercito israeliano si sta macchiando del crimine di genocidio.
Non bisogna temere la verità e non bisogna temere la parola che descrive un crimine contro l’ umanità: genocidio.
Pochi giorni prima che fosse pubblicata la relazione di Amnesty, lo studioso israeliano, esperto di storia dell’ olocausto, Amos Goldberg si era espresso con forza e chiarezza accusando Israele di genocidio.
Anche contro Amnesty si usa la stessa tecnica di comunicazione utilizzata per l’Onu e per la Corte Penale Internazionale: discreditare l’ interlocutore. Lo fa naturalmente Israele, lo fanno i suoi alleati. Ambigua la posizione del Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ambigui i silenzi della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Anche perché Amnesty accusa di complicità chi arma e appoggia Israele nelle stragi quotidiane di Gaza.
Risibile ormai il ricorso all’ accusa di antisemitismo nei confronti di chi critica il governo israeliano. L’ antisemitismo non c’entra nulla. La religione che si pratica in quello stato non ha nulla a che fare con la documentazione dei massacri di innocenti che durano da più di un anno.
Non bastano le migliaia di bambini, alcuni sepolti ancora sotto le macerie? Non bastano i 200 giornalisti uccisi? Non basta l’ assenza di aiuti, soccorso, cibo? Non bastano i bambini ammazzati da una bomba mentre erano in fila per il pane due giorni fa? Chi giustifica Israele si pone dalla parte dei criminali.
Forse è giunto il momento di affermare con coraggio un’ altra verità: Israele non è più una democrazia. Israele è diventato uno stato fondamentalista governato da suprematisti religiosi che hanno un unico obiettivo: annientare i palestinesi.
Non è più tempo di indifferenza. Israele va fermato.
La verità non deve far paura. A meno che non si sia dalla parte di chi uccide innocenti.