Nella notte fra il 24 e il 25 dicembre a Lauria (PZ) è andato in scena un patetico teatrino con saluti romani sulle note di “Faccetta nera”.
La cittadina ha risposto con la mobilitazione dei giovani che animano lo Striker Collective che insieme alla Associazione Venti hanno coinvolto in una manifestazione tenutasi il 30 dicembre, l’ANPI, e la giunta comunale.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Striker Collective una riflessione sull’accaduto.
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Assumere un valore collettivo concreto in una realtà di paese non è forse così semplice. Un insieme di ragazzi prova a distruggere i confini, i parametri del pensiero comune, per introdurre invece un concetto globale e aperto al mondo. Creatività è la parola chiave dello Striker Collective: ogni forma d’arte è ciò che ci appartiene. Musica, esposizioni, artigianato, pensieri e parole.
Così come l’associazione Venti, che da due anni cerca di portare nel territorio del lagonegrese le istanze giovanili che vediamo raccontate nelle piazze delle grandi città, con l’obbiettivo di rendere la nostra terra luogo di discussione e di confronto, per comprenderne profondamente le difficoltà e affrontarle attraverso la nostra voce. Il desiderio di farci ascoltare e di educare all’ascolto è la spinta motrice del nostro lavoro e il luogo migliore in cui poterlo fare è proprio il paese.
Dare voce ai nostri sentimenti e le nostre passioni e trasmetterle, è ciò che più ci piace, ma questo, purtroppo, non implica essere esenti da una direzione oscura verso cui il mondo sembra indirizzarsi, anzi.
La domanda è ed è stata: cosa si fa quando improvvisamente qualcosa di diverso da te ti travolge in modo così drastico? La possibilità di dialogo è ciò che abbiamo messo avanti, lo scambio di pensieri ed opinioni oneste. Il principio della nostra unione , anche in un contesto sociale, non può che rappresentare questo: essere autentici.
Abbiamo deciso di creare spazi, di dare luogo anche dove non c’è all’ascolto, ci siamo dati l’obbiettivo di essere sempre accoglienti e ce la stiamo mettendo tutta.
Da qui nasce l’idea del Presidio Antifascista svolto a Lauria il 30/12/2024 insieme all’associazione Venti, assemblea aperta che con nostra sorpresa è stata accolta e condivisa, sviluppatasi come una missione comune con l’obbiettivo di voler sottolineare ciò che siamo e soprattutto ciò che NON siamo. Detto e ribadito più volte durante l’assemblea, l’antifascismo non è una bandiera politica ma un dovere costituzionale di cui saremo sempre primi portatori.
Speriamo che questo sia solo l’inizio della nostra presa di responsabilità, di fare ancora tanto per il nostro paese e che questo crei intorno a noi luoghi di aggregazioni d’amore e pace.