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Ennesima strage di giornalisti a Gaza

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Stamattina la giornalista Paola Caridi sui suoi social ha commentato la terribile notizia dell’ennesima strage di giornalisti palestinesi avvenuta nei pressi del campo profughi  di Nuserait.
Erano cinque reporter della tv palestinese Al-Quds Today. 
Fadi Hassouna, Ibrahim Sheikh Ali, Mohammed Al-Ladah, Faisal Abu Al-Qumsan, Ayman, Al-Jady viaggiavano su un furgone con le insegne “Press”.
L’Idf ha giustificato la strage ritenendo i cinque giornalisti legati alla Jihad islamica.
Il Sindacato dei Giornalisti palestinesi parla di ennesimo “crimine di guerra” ed invoca la protezione dei giornalisti.
Riportiamo e condividiamo l’appello di Paola Caridi affinché si alzi unanime la voce per condannare il massacro dei giornalisti a Gaza.
Cinque giornalisti uccisi. In un soffio. In un solo attacco aereo mirato. Bruciati vivi nel  pulmino che recava la scritta Press ben in vista. Stampa. Stampa che documenta il massacro, i massacri.
È stata superata quota 200. Oltre 200 giornalisti e operatori dell’informazione palestinesi uccisi a Gaza dalle forze armate israeliane dall’ottobre 2023. È una cifra in difetto, quota 200. Non comprende i familiari uccisi assieme ai giornalisti.
La giustizia verrà, anche per quello che è a tutti gli effetti un crimine di guerra. Nel frattempo, vorrei che si levasse alta e all’unisono la condanna da parte di tutti noi giornalisti. Alta, all’unisono, compatta: mai nella Storia sono stati uccisi così tanti giornalisti e giornaliste in un solo territorio, in così poco tempo. Mai.
Non è una richiesta corporativa. I giornalisti palestinesi sono i nostri occhi e la nostra voce. Testimoniano i fatti, documentano il genocidio in corso a Gaza. Ammazzarli significa tentare di coprire i crimini con il silenzio. La loro uccisione riguarda tutti.”
(foto CNN)

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