Il test sulla libertà di espressione è morto a Gaza

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Molti Stati occidentali sono accusati dall’Onu di aver “represso” il diritto di manifestare per la causa palestinese, tra questi Stati Uniti, Canada, Francia, Germania e Belgio. “Le proteste nei campus universitari sono state duramente represse”, ha affermato la relatrice per la promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione ed espressione all’Onu, Irene Khan.
Infatti già nei mesi scorsi era emerso un quadro allarmante circa la repressione delle proteste studentesche contro le politiche dei loro Stati o delle loro università, negli Stati Uniti come in Europa. È questo il motivo per cui la Relatrice Speciale del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, l’avvocata bengalese Irene Khan appunto, ha dichiarato che la situazione a Gaza ha dato origine a una crisi globale della libertà di espressione ed ha sottolineato quello che viene definito “un pregiudizio mediatico” nei confronti dei manifestanti pro-Palestina. La relatrice ha ricordato anche che, alla luce del Diritto internazionale sulla libertà di espressione, le critiche alle politiche di Israele sono assolutamente legittime.
(Nella foto la relatrice Onu Irene Khan)


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