Il falso e il vero “Mondo al contrario”. A Bologna

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L’imperturbabile generale ed ora parlamentare europeo Vannacci continua a raccogliere consistenti numeri di spettatori intorno alla sua visione del mondo che lo circonda. Visione che ha definito ‘Mondo al contrario’ perché quella, che pure è la realtà con cui deve fare i conti, non gli piace. Di ‘contrario’, quindi, c’è lui, non l’umanità in cui – suo malgrado – è costretto a vivere. Quell’affermazione, dunque, è un falso spacciato per verità. Esiste, invece, e si afferma sempre più, un vero ‘Mondo al contrario’ nel quale siamo immersi e contro il quale si levano pochissime voci di dissenso. Cominciamo dagli esempi più recenti. A Bologna le autorità di polizia – evidentemente rispondendo ad una precisa segnalazione del ministro dell’Interno – autorizzano una manifestazione dei fascisti di Casa Pound e della cosiddetta Rete dei patrioti – altra denominazione di ‘camerati’ – da tenersi nei pressi della stazione di Bologna che 44 anni fa subì il più violento, feroce attentato fascista in tempo di pace nel quale morirono 85 persone e altre centinaia rimasero ferite. Intollerabile provocazione alla quale reagiscono sia tranquilli cittadini con lanci di petardi e molti liquidi dalle loro abitazioni, sia studenti e giovani dei centri sociali. Lo scontro è inevitabile, con le forze dell’ordine che tutelano i fascisti. La premier cosa fa? Se la prende con i partiti di sinistra. ‘Mondo al contrario’ perché quella manifestazione fascista è proibita dalla Costituzione, ma nel nuovo ‘mondo’ della destra quella norma viene ignorata. E Piantedosi parla di ‘vergognose aggressioni’, come se la prima, più violenta aggressione non sia quella ai danni della Costituzione antifascista. E che dire della minaccia rivolta a Landini e alla CGIL sulla possibilità che lo sciopero generale del 29 novembre venga denunciato come reato sulla scia del decreto sulla sicurezza che limita enormemente le possibilità di manifestazioni di protesta. Altra affermazione di quale sia il vero ‘mondo al contrario’ nel quale vogliono immergerci. Se la gente in piazza fa paura, non è meno forte la lotta contro il pensiero critico. Roberto Saviano, che lancia accuse al governo sulla sua assenza per fermare la violenza tra i più giovani a Napoli, la risposta di Fratelli d’Italia è stata l’accusa allo scrittore di ‘sciacallaggio’. Non una parola su che fare. Christian Raimo, critico verso la politica della scuola del ministro Valditara, sospeso e con drastica riduzione dello stipendio. Costretto a vivere con 600 euro al mese. E come dimenticare la professoressa Elena Nonveiller, docente del liceo Foscarini di Venezia contro la quale è stato aperto un fascicolo per vilipendio perché in un post aveva criticato il passaggio delle Frecce Tricolori su Venezia con il rischio di danneggiare il suo delicatissimo equilibrio. Carta straccia, la Costituzione. Criticare è vietato. Chissà che il prossimo provvedimento di questo vero ‘Mondo al Contrario’ sarà obbligare gli insegnanti a conseguire un atto di idoneità al lavoro a condizione che non critichino in alcun modo il governo. Proprio come la decisione dei gerarchi fascisti nel ventennio di obbligare gli insegnanti a tesserarsi se volevano lavorare. Infine il più macroscopico, volgare, preoccupante ‘Mondo al Contrario’ ci è stato propinato dalle recenti elezioni statunitensi. Premiate la violenza verbale, le minacce, l’offesa gratuita all’intera popolazione portoricana insieme con le dichiarazioni d’odio per gli immigrati e il completo sdoganamento del nuovo modello di padrone delle ferriere: Elon Musk. In precedenza non si era mai vista una cosa del genere, così come dall’altra parte della barricata politica non s’era mai vista una candidata che snobbasse nel linguaggio e negli atti le periferie, le situazioni di emarginazione. Se davvero la politica interna e quella internazionale dovessero ridursi a questo, basterà il solo Bernie Sanders a restituirci speranza e fiducia? E chi in Europa saprà o vorrà raccoglierne il testimone? E in Italia, infime, quando ci sarà una vera, complessiva presa di coscienza del rischio che stiamo correndo quotidianamente: ovvero che il vero ‘Mondo al Contrario’ completi la sua opera demolendo i cardini su cui si regge la Costituzione?
(Nella foto il generale Roberto Vannacci)


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