BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Femminicidio – Un neologismo difficile da ignorare

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Dibattuta quaestio ha interessato i paesi del sud America all’inizio degli anni novanta, quando il movimento femminile sudamericano ha posto l’accento sull’inaccettabile negligenza di uno Stato fantasma e non-garante.

Le uccisioni di donne.

Le sparizioni di donne.

Gli stupri di donne.

Una realtà da raccontare alla quale è impossibile non dare voce.

La negligenza da parte dello Stato nel rintracciare ed indagare i possibili colpevoli artefici di atrocità tanto deplorevoli, costituisce e ha costituito motivo di sfiducia nei confronti di istituzioni ed autorità.

Nella Ciudad Juárez, al centro di quae quidem questio , è ravvisabile, un solco dal quale non poter uscire.

Una gabbia.

Un inferno per le donne vittime di violenza con unica soluzione: la morte.

Intanto, prende forma e vita un nuovo termine: femminicidio. Il Messico al centro di tale novità. Un termine ad hoc, inclusivo ed onnicomprensivo dello scempio cui le donne vittime di violenza sono assoggettate, senza tempo.

Al pari di prede senza tregua ne’ via di scampo.

Il termine de quo trova le  sue fondamenta nei paesi del Sud America, per poi spostarsi in tutto il mondo fino a raggiungere anche l’ Italia.

Una macchia d’olio percorrente il suo tracciato.

Un tracciato maleodorante e senza giustificazione, alcuna.

Il termine femminicidio racconta di un fenomeno che, investe qualunque paese e stampo religioso.

Qualunque continente della terra e stratificazione sociale.

Qualunque età di donne e bambine.

Qualunque legame di sangue, familiare e d’affezione.

Femicidio e femminicidio, un neologismo oggetto di studio e di attenzione da parte delle autorità e dei tribunali di tutto il mondo.


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