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Esclusivo: Dario Vassallo “Si è ucciso un sogno”

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Questa mattina sono iniziati gli interrogatori di garanzia per i destinatari della misura cautelare in carcere relativamente all’inchiesta sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo.

L’imprenditore Giuseppe Cipriano ha risposto a tutte le domande respingendo ogni addebito e confermato quanto detto già nel 2018.

Rinviato invece l’ interrogatorio per il colonnello Fabio Cagnazzo ricoverato al Celio per motivi di salute pregressi.

Abbiamo raccolto in esclusiva per Articolo 21 un commento di Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso.

“Gli arresti di ieri di quattro personaggi che sono implicati nell’omicidio di Angelo Vassallo rappresentano un messaggio positivo e di speranza  per tutto il Paese, per tutte le persone oneste che si impegnano ogni giorno in questa società. Ieri e oggi sono state giornate molto intense per comunicare quello che è avvenuto, perché dopo 14 anni tanti non lo sanno quello che è avvenuto tanto tempo fa ed altri hanno dimenticato. Quello che è importante in questo omicidio non è soltanto scoprire gli assassini, che è il primo passaggio; ma  anche capire  che si è ucciso un sogno e questo sogno avrà degli effetti negativi sulle nuove generazioni. Perché se si fa una politica medievale, come si fa nel Cilento, le future generazioni non hanno nessun futuro, né tantomeno l’ambiente, né il turismo. Se negli ultimi anni il Cilento ha perso 600mila presenze straniere, significa che la politica è scarsa. L’uccisione di Angelo Vassallo è come abbattere un portone e si entra in un palazzo dorato. Questo palazzo dorato è pieno di tante ricchezze e queste tante ricchezze sono gli appalti pubblici, non è soltanto la droga. Sono le commissioni, sono quello che ogni Comune sta cercando di fare.”

 

 


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