Ecco perché diciamo no al Ddl sicurezza. Articolo 21 aderisce all’iniziativa del 16 novembre

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Si chiama, non a caso, “A pieno regime”  l’iniziativa nazionale fissata per sabato 16 novembre (ore 10) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia cui aderisce anche Articolo 21.

Il cammino parlamentare del cosiddetto “DdL sicurezza” marcia a pieno regime e dopo l’approvazione alla Camera andrà al voto in Senato nelle prossime settimane.

Il DdL, in linea con la cultura sempre più autoritaria del Governo Meloni, è volto a colpevolizzare le figure giovanili protagoniste delle mobilitazioni per l’ambiente, restringere fino a impedire il campo di azione dei movimenti sociali e colpire il diritto allo sciopero nelle sue forme storiche; quelle forme che hanno costruito negli anni l’agibilità di lavoratori e lavoratrici e la stessa democrazia formale e sostanziale. Inoltre, colpisce su più piani le persone migranti e altre fasce di popolazione relegate “ai margini” delle gerarchie sociali, peggiora la situazione nelle carceri, colpisce le libertà sessuali e riproduttive, andando così a segnare un punto di svolta storico sul piano del restringimento generale dei diritti e delle libertà nel nostro Paese.   

Il conflitto, la partecipazione pubblica, il protagonismo civico e popolare anche nelle forme che forzano la disciplina dell’ordine istituzionale sono storicamente fonti di vita democratica e di progressiva evoluzione dei diritti sociali e civili. Senza conflitto non c’è democrazia. Ed è questo l’orizzonte che il Governo pare determinato a voler raggiungere mentre chiede sacrifici e austerità con misure antipopolari. In virtù della diffusione dei conflitti armati, e delle catastrofi climatiche il rischio di una rottura del patto sociale è alto.In tutta Italia si sono svolti incontri pubblici partecipati da reti studentesche, forze sindacali, movimenti civici; assemblee che hanno sancito l’inammissibilità del Disegno di Legge in virtù del suo contenuto autoritario, lesivo, quindi, dei principi costituzionali. 

Manifestazioni, presidi di fronte alle Prefetture e, il 12 Ottobre, una giornata di mobilitazione coordinata in tutto il paese. Oltre alle mobilitazioni, il dissenso si è diffuso in numerosi ambiti, dalle avvocature ai magistrati, dall’associazionismo attivo per i diritti umani finanche a segmenti delle forze dell’ordine, dal mondo della cultura al giornalismo. 

Questo testimonia quanto le preoccupazioni per questo DdL siano presenti in Italia. Ma in un contesto di guerre, espansionismi, populismi, furie genocide, innalzamento di fili spinati e droni per il riconoscimento facciale, deliri di grandezza imperiale e in generale di un rafforzamento delle destre autoritarie ad ogni latitudine, ciò che succede in Italia sarà guardato con attenzione anche da fuori. 

La rete “A pieno regime – No DdL Sicurezza”, si è posta fin da subito l’obiettivo di costruire una opposizione dura alla svolta autoritaria impressa con i diversi Decreti del governo Meloni tesi a limitare la libertà di espressione, i diritti delle donne, l’agibilità democratica e la stessa opposizione sociale.   

Per questo motivo, di fronte all’accelerazione impressa dalle forze di Governo è il momento di costruire una forza larga e trasversale, accelerare la convergenza e costruire una mobilitazione che, nella giornata del voto, possa portare sotto il Senato a Roma rabbia e opposizione e, a ridosso di quella data, costruire una manifestazione nazionale a Roma che abbia carattere di massa.   

Per raggiungere questi risultati proponiamo di vederci in assemblea e da lì costruire insieme la mobilitazione nazionale, partendo con la diffusione territoriale e l’attivazione delle reti, dei movimenti, delle realtà e dei singoli in tutto il paese per poi convergere nuovamente insieme a Roma a dicembre.   

L’appuntamento è fissato per sabato 16 Novembre, ore 10, Università La Sapienza, Aula Magna Facoltà di Lettere e Filosofia,  Roma.   

Adesioni (in aggiornamento):

Casetta Rossa (Spazio Pubblico per l’Autogoverno Roma) – Cs Brancaleone – Csa Astra – Lab Puzzle – Palestra Popolare Valerio Verbano – Laboratorio Aq16 / Città Migrante / Casa Bettola (Spazi sociali di Reggio Emilia) – Assemblea no ddl sicurezza Salerno – Centri sociali del Nord-Est – A Buon Diritto – Lsoa Buridda Genova – Municipi Sociali Bologna – Mediterranea Saving Humans – Forum per cambiare l’ordine delle cose – Antigone – Nonna Roma – Solid Roma – Legal Aid DirittI in Movimento – Ultima Generazione Roma – Comitato Vele Scampia – FIOM CGIL – FLC CGIL – Collettivo di Fabbrica GKN – Alleanza Verdi e Sinistra – Studenti indipendenti – Libera Bologna – Rete della Conoscenza – Link Coordinamento Universitario – Esc Atelier Autogestito – Csa Lambretta – Mutuo Soccorso Milano – Milano in Movimento – csaintifada/Comunità in Resistenza Empoli – UGS (Unione Giovani di Sinistra) – UDS – UDU – Laboratorio Insurgencia – Laboratorio Sociale Alessandria – Kaos – Lea.Climax – Stop Biocidio – FFF Napoli – Mezzocannone Occupato – Spintime labs – Action Diritti in Movimento – CSOA La Strada – CSA Pací Paciana – Avana APS – Sinistra Civica Ecologista Roma – Villetta Social Lab – Csoa Spartaco – Cinecittà Bene Comune – Communia – Circolo Arci Sparwasser – Spazio Stria Padova – ADL Cobas – Movimento Studenti Palestinesi in Italia – CNCA Lazio (Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti) – VAG61 (Spazio Autogestito) – Rifondazione Comunista – Rete NO Bavaglio – Baobab Experience – Rete degli Studenti – Possibile – Romattiva – Giuristi Democratici – Movimento Italiani Senza Cittadinanza – Casa Madiba Network – Casa Don Gallo – ÀP Antimafia Pop Academy – Federconsumatori Abruzzo Aps, Articolo 21.

Per adesioni: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScxPv2CJpsWddErSnzlEVWDznJGQ4rNrzPdpwzSXBdAVU70uw/viewform  

 


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