Anno maledetto per i morti sul lavoro a Bologna. Giuseppe Schettino, 50 anni, è il 20esimo morto sui luoghi di lavoro a Bologna (escluso itinere) è precipitato al suolo mentre a Bologna c’era la Piazza piena per lo sciopero, dove Landini parlava anche della strage di lavoratori, ma Schettino lavorava, probabilmente per una ditta in appalto, dove il sindacato non arriva e dove scioperare a volte vuol dire licenziamento. Ci sono state due stragi quest’anno a Bologna: la prima a Suviana dove sono morti 7 lavoratori in appalto e il committente era Enel che gestisce la centrale. La seconda strage poche settimane fa in uno stabilimento della Toyota, dove sono morti due lavoratori. Il povero Schettino è morto all’ospedale Maggiore di Bologna. Il lavoro in appalto è una nuova forma di caporalato legalizzato del quale anche lo Stato fa largo uso. Ricordiamo anche i poveri lavoratori morti a Brandizzo, anche qui sono morti lavoratori in appalto sulle Ferrovie dello Stato. Basta.
Carlo Soricelli curatore dell’ Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro