Trieste– I bambini ucraini e palestinesi che porteranno per sempre, sul corpo e nella psiche, i segni della guerra. Le drammatiche telefonate con richieste di intervento alla sala operativa della Mezza Luna Rossa palestinese. La fame disperata che attanaglia migliaia di persone nella zona del Tigrè in Etiopia. Le vita in cella dei bambini detenuti nelle carceri italiane assieme alle loro madri. Le condizioni al limite dell’umano in cui vivono oltre 400 migranti nei Vecchi magazzini abbandonati di Trieste. Sono i temi dei servizi vincitori del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, dedicato alla troupe Rai trucidata da una granata a Mostar nel 1994 mentre realizzava un servizio sui bambini senza nome. Oltre a Luchetta, perirono Alessandro Saša Ota e Dario D’Angelo. Dal 15 al 17 novembre prossimo Trieste ritorna la capitale del giornalismo che denuncia e si interroga sui conflitti che incendiano l’Europa e il Medio Oriente, sulla questione delle rotte migratorie e sulla privazione di diritti di cui, spesso, sono proprio i più piccoli a patire le conseguenze maggiori. Tutti gli eventi in programma per le Giornate del Premio Luchetta si terranno al Teatro Miela di Trieste.
I VINCITORI DELLA VENTUNESIMA EDIZIONE
Sette le sezioni del Premio, con le due nuove sezioni Rotta Balcanica e Radiofonia, i cui vincitori sono stati selezionati dalla giuria presieduta da Riccardo Iacona, giornalista e autore televisivo, conduttore del programma di inchiesta Presa Diretta su Rai3.
Nella sezione TV Nesw la vincitrice è Raffaella Cosentino, autrice con Maurizio Calaiò di “Il prezzo pagato dai bambini in guerra” per RaiNews, che racconta la vicenda di Xenia, dodicenne ucraina gravemente ferita nel bombardamento russo del teatro di Chemihiv nell’agosto 2023. Nella sezione Stampa Italiana verranno premiate Alice Facchini e Iris Biasio con “Crescere in carcere” per La Revue Dessinée Italia, inchiesta realizzata nella forma del fumetto per raccontare la vita e i grandi disagi dei bambini detenuti assieme alle loro madri. Francesca Mannocchi, autrice di “Viaggio nei territori delle colline a sud di Hebron: le testimonianze dei bambini che vivono in una spirale di continua violenza e abusi” per La7 Attualità è la vincitrice della sezione Reportage. Nella sezione Rotta Balcanica si aggiudica il Premio Annalisa Camilli con “Nuovi respingimenti in Italia dopo la sospensione Schengen” per Internazionale: un viaggio nei Vecchi magazzini abbandonati di Trieste in cui 400 persone migranti vivono in condizioni al limite dell’umano in attesa di ottenere i documenti. Per la sezione Radiofonia la giuria ha decretato vincitrice Azzurra Meringolo Scarfoglio che con Massimo Vasciaveo ha realizzato “Inviato speciale” per Giornale Radio Rai 1, drammatica testimonianza dalla sala operativa della Mezza Luna Rossa palestinese a Ramallah che raccoglie le richieste di aiuto da Gaza. Gabriella Jozwiak, autrice di “Desperate hunger in Tigray pushes thousands into thr hands of kidnappers and people smugglers” per The Telegraph, nel quale affronta la fame disperata di migliaia di bambini nella regione etiopica del Tigrè, costretti a migrare per sopravvivere alla siccità e alle conseguenze della guerra, si aggiudica il Premio nella sezione Stampa Internazionale. Infine, il vincitore della sezione Fotografia, lo scatto “Russia targets Ukraine’s civilian infrastructure in overnight attacks”, per RFE, che immortala un ufficiale di polizia mentre porta in salvo un bambino dopo l’attacco di un missile russo. Oltre ai vincitori della Premio giornalistico, la Fondazione, come ogni anno, assegnerà il Premio Speciale, riconoscimento riservato a chi si è distinto nella valorizzazione degli ideali che ispirano i Premio. Per l’edizione 2024 il Premio verrà conferito al collettivo +972 Magazine, sito gestito congiuntamente da un gruppo di giornalisti, blogger e fotografi il cui obiettivo è quello di fornire report e analisi nuovi e originali sugli eventi in Israele e Palestina. Il collettivo, apolitico, è impegnato nella difesa dei diritti umani e della libertà di informazione, si oppone all’occupazione, non rappresenta alcuna organizzazione o programma specifico. Simbolica la scelta del nome del magazine nonprofit: +972 è il prefisso telefonico condiviso da Israele e Palestina.
IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE DEL PREMIO
Le più importanti firme del giornalismo nazionale e internazionale, ma anche artisti ed esperti faranno sentire la propria voce sulla condizione dei bambini e dei minori nelle zone di guerra, nell’Africa delle carestie e nelle carceri italiane negli incontri e spettacoli aperti al pubblico in programma al Teatro Miela dal 15 al 17 novembre. A pochi giorni dalla 35^ Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che ricorda l’approvazione, da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della Convenzione sui diritti dell’infanzia, con la quale per la prima volta, nel 1989, i bambini le bambine e gli adolescenti venivano riconosciuti come titolari di diritti civili, sociali, politici ed economici, la 21^ edizione del Premio Luchetta viene inaugurata con un incontro intitolato “Il diritto dei bambini e delle bambine alla speranza: un Premio per illuminare le vie della Pace”, condotto dal giornalista Riccardo Iacona, presidente della Giuria del Premio. L’appuntamento è venerdì 15 alle 17 per l’intervento di apertura di Daniela Schifani Corfini Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin. A seguire “Gaza, dove muore la nostra umanità”, tavola rotonda che vedrà protagoniste Francesca Mannocchi, La7 Attualità, vincitrice della categoria Reportage, Azzurra Meringolo Scarfoglio, Giornale Radio Rai, vincitrice della categoria Radiofonia e, in collegamento, Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Alle 20.30 andrà in scena il monologo multimediale “Il secolo è mobile. Una storia delle migrazioni in Europa vista dal futuro” di e con Gabriele Del Grande. Prodotta da Zalab in collaborazione con Cinemazero, la performance, gratuita e aperta al pubblico, è un viaggio che parte da filmati, fotografie e storie del passato, utili a comprendere l’origine del fenomeno delle migrazioni, e che proietta lo spettatore nel futuro, per comprenderne la direzione. L’appuntamento è in collaborazione con il Teatro Miela e rientra nell’ambito del festival S/Paesati, dedicato al tema delle migrazioni. La giornata di sabato 16 inizia alle 9.30 con “Giornali e caffè”, rassegna stampa con chi l’informazione la fa, a cura di Fabrizio Brancoli, Il Piccolo, Igor Devetak, Primorski Dnevnik, e Francesco De Filippo, Ansa. A seguire “Vite abbandonate a Trieste”, incontro moderato dal giornalista Ludovico Fontana, che porta sul palco del Teatro Miela la vincitrice della sezione Rotta Balcanica Annalisa Camilli, Internazionale, e i due finalisti Nicolò Giraldi, Today.it, e Federica Sgorbissa, Il Post, assieme a Caterina Bove, avvocata dell’Associazione per gli studi giuridici per l’immigrazione. “Le vie della fuga” è il tema della tavola rotonda, moderata dal giornalista Antonio Di Bartolomeo, in programma alle 12 con Raffaella Cosentino e Maurizio Calaiò di RaiNews, vincitori della categoria TV News, Giovanni D’Ambrosio, Tre Soldi – Rai Radio 3, finalista della categoria radiofonia, Gabriella Jozwiak, The Telegraph, vincitrice della categoria Stampa Internazionale, Yakiv Liashenko, RFE, vincitore della sezione Fotografia, e Nadia Zicoschi, TG1 – TV7, finalista della categoria Reportage e Gianfranco Schiavone, consigliere ASGI. Alle 16 Elisabetta Lippolis, formatrice ed educatrice alla lettura e vicepresidente di IBBY Italia, in dialogo con la giornalista Emily Menguzzato, riflette sulla centralità nella lettura per lo sviluppo dei più piccoli nell’incontro dal titolo “Per fare un bambino ci vuole un buon libro”. “Bambine e bambine senza diritti, anche in Europa” è l’argomento che approfondiranno, a partire dalle 17.15, Alice Facchini e Iris Biasio, Le Revue dessinée Italia, vincitrici nella categoria Stampa Italiana, Livia Liberatore, Estovest, finalista nella categoria TV News, Maddalena Oliva e Natascia Ronchetti, Il Fatto Quotidiano, finaliste categoria Stampa italiana, Giulia Sabella e Marzia Amico, Report-Rai 3, finaliste categoria Reportage, e, in collegamento, Paolo Siani, pediatra, già componente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, autore di “Senza colpe. Bambini in carcere” (Guida, 2023). Il panel sarà moderato dalla giornalista Anna Vitaliani. Concertina 22 è il titolo dello spettacolo di Roberta Biagiarelli che alle 20.30 concluderà la giornata. È il nome nel nuovo strumento di delimitazione “di alta sicurezza” che ha sostituito il filo spinato: un filo rasoiato di nuova generazione in acciaio zincato, intervallato da lame di 22 millimetri. Attrice e attivista, esperta di storia balcanica e fortemente impegnata sul fronte dei diritti umani, Biagiarelli metterà in scena, assieme a Duccio Facchini, direttore del mensile “Altraeconomia” ed esperto di migrazioni, una rappresentazione per conoscere i nuovi muri costruiti nel cuore d’Europa e il dramma delle persone migranti. Lo spettacolo rientra nel cartellone del festival S/Paesati realizzato dal Teatro Miela. Le Giornate del Premio si chiuderanno domenica 17. Alle 10 si terrà una colazione offerta dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin a cui seguirà, alle 11, la cerimonia di premiazione dei vincitori della XXI edizione, condotta dalla giornalista Marinella Chirico.
LA GIURIA
La Giuria del Premio Luchetta, presieduta da Riccardo Iacona, giornalista e autore televisivo, conduttore del programma di inchiesta Presa Diretta su Rai3, è composta dalla giornalista Fabiana Martini, segretaria di Giuria, da Paola Barretta Associazione Carta di Roma, Carlo Bartoli, presidente nazionale Ordine dei Giornalisti, Fabrizio Brancoli vice direttore di NEM-Nord Est Multimedia con deleghe a Eventi e Cultura e il coordinamento per Il Piccolo, Matteo Bruni direttore Sala stampa Santa Sede, Esma Çakir già presidente Associazione Stampa Estera in Italia, corrispondente per l’agenzia stampa turca DHA, Francesco De Filippo responsabile ANSA FVG, Cristiano Degano presidente Ordine dei giornalisti FVG, Igor Devetak direttore Primorski Dnevnik, Vittorio Di Trapani, presidente nazionale Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Fabrizio Ferragni direttore Offerta Estero RAI, Ludovico Fontana promotore sezione Rotta Balcanica, Beppe Giulietti coordinatore nazionale Articolo 21, Paolo Mosanghini vice direttore Il Messaggero Veneto, Carlo Muscatello presidente Assostampa FVG, Roberto Papetti, direttore de Il Gazzettino, Paolo Roncoletta caporedattore TGR FVG, e da Maarten Van Aalderen presidente Associazione Stampa Estera in Italia.