Sono passati 11 anni dalle tragedie di Lampedusa: il 3 ottobre 2013 morirono in mare 368 persone provenienti per la maggior parte dall’Eritrea e, una settimana dopo, l’11 ottobre, a 60 miglia dall’isola, un peschereccio partito dalla Libia si capovolse provocando la morte di 268 Siriani, fra cui tanti bambini, tant’è che il naufragio è ricordato come la strage dei bambini.
Tali naufragi rappresentano una della più grandi catastrofi marittime del Mediterraneo dall’inizio del XXI secolo. La mostra di Stefano Orsetti ricorda la strage dell’11 ottobre e il titolo Uomo in mare richiama l’urlo di ogni marinaio quando qualcuno cade fuoribordo. Undici anni fa quell’urlo non si volle sentire e un rimpallo di responsabilità tra Italia e Malta fece sì che i soccorsi arrivassero a naufragi avvenuti.
La mostra sarà inaugurata il 9 ottobre 2024 alle 17.30 e sarà visitabile fino al 23 novembre, dal giovedì al sabato, dalle 12.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30).
Altro evento da non perdere venerdì 11 ottobre (alle 18.30): incontro a cura del Gruppo Volontari EMERGENCY di Venezia dal titolo “Sulle tracce delle armi” con Carlo Tombola, responsabile The Weapon Watch (presso la sede di EMERGENCY VENEZIA – Giudecca 212). Riflesisoni su come vedere i traffici di armi che alimentano le guerre. Da alcuni anni un piccolo gruppo di lavoratori e ricercatori della logistica si è proposto di rendere visibile ciò che i governi cercano di occultare: gli interessi economici e politici che alimentano le guerre, in totale contrasto con la volontà dei popoli che aspirano ad una pace stabile ed equa. Il progetto si ispira alle ripetute proteste di un gruppo di portuali genovesi contro il costante passaggio da Genova di una catena logistica che ha alimentato a lungo guerre contro civili. Oggi il progetto si articola in molte proposte di militanza per la pace: dalla redazione di un Atlante dell’industria militare in Italia, all’organizzazione di tour attraverso i porti italiani più implicati nel commercio di armi, dall’analisi delle guerre dimenticate sparse per il pianeta, al boicottaggio delle catene logistiche che partecipano al massacro senza fine di civili, al collegamento sul piano internazionale con le organizzazioni dei lavoratori portuali e dei trasporti.
Iniziativa a cura del Gruppo Volontari EMERGENCY di Venezia.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti