Patrick Zaki è libero, ha appena terminato sul suo dottorato alla Normale di Pisa, si è sposato e vive a Bologna. Racconta la sua storia, dall’arresto, quando gli hanno tolto il suo computer, il cellulare, gli occhiali. Racconta delle violenze fisiche subite, della prigione di Mansurq, di quella al Cairo senza poter mai comunicare con la famiglia. “Ho voluto dire tutto, scriverlo”, aggiunge presentando il suo libro. La sala del museo Mug di Latina è stracolma di giovani, ci sono i ragazzi della Rete degli Studenti Medi e quelli di Amnesty di Latina tra molti applausi e tante emozioni,, soprattutto con la condivisione della necessità di continuare a battersi per i diritti umani. Nel corso dell’evento la portavoce di Articolo 21 di Latina, Patrizia Migliozzi, ha consegnato la tessera onoraria a Patrick.