Mosca chiede l’estradizione di Stefania Battistini e Simone Traini, dopo che un tribunale russo ne ha ordinato l’arresto. Il reato di cui si sarebbero macchiati la giornalista e l’operatore Rai è quello di essere andati nella regione russa di Kursk occupata dagli ucraini per fare un servizio giornalistico, fra l’altro intervistando dei civili. Battistini è stata la prima giornalista di un paese estero ad arrivare nel Kursk occupato: dopo di lei e Traini, altri colleghi di varie nazionalità hanno fatto lo stesso.
Stefania Battistini, tra l’altro, ha appena ricevuto il prestigioso Premiolino.
Sarebbero in tutto dodici i giornalisti e operatori stranieri ricercati; sono tredici contando anche il freelance italiano Davide Maria De Luca, che ha realizzato un servizio per la testata Domani suscitando la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo. Maria Zakharova alcuni giorni fa sui social media italiani. Non sappiamo ufficialmente se anche De Luca, l’ultimo in ordine di tempo ad avere sconfinato, sia già ricercato ma a quanto si apprende tutti i giornalisti che vanno a coprire il conflitto nella regione russa occupata rischiano di finire automaticamente incriminati.
In un comunicato apparso su Telegram, il tribunale russo ha dichiarato che “dopo aver attraversato illegalmente il confine con la Russia, Simone Traini e Stefania Battistini hanno viaggiato a bordo di un veicolo delle forze armate ucraine fino alla città di Soudja”. In realtà i giornalisti nelle zone di guerra sulla linea del fronte devono per forza andare a rimorchio di apparati militari, ma questo non significa che siano soldati nemici. I giornalisti non sono militari e non si recano nei teatri di guerra per combattere.
La Federazione europea dei giornalisti era intervenuta fin dalla prima notizia che Battistini e Traini erano ricercati e si è poi nuovamente espressa sul caso De Luca.
Per Efj l’atteggiamento di Mosca è inaccettabile: perseguire anche dal punto vista legale i giornalisti che hanno semplicemente svolto il loro lavoro è una pesante forma di censura.
Tra l’altro, Battistin, Traini e poi De Luca, sono stati oggetto di minacce da parte di canali social filorussi.
Oggi Battistini e Traini potrebbero rischiare fino a 5 anni di.carcere in Russia.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21