Parlare della storia della sinistra è sovversivo. Consigliere censurato a Sabaudia

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La vita da consigliere comunale di opposizione non è facile a Sabaudia, dove nonostante amministri  una maggioranza blindata di centrodestra, in quello che è uno dei feudi neri d’Italia, si sta consumando una sorta di “caccia all’uomo” nei confronti di un esponente della minoranza, Giancarlo Massimi, eletto con il Partito Democratico, ambientalista convinto, giornalista, a lungo a sua volta sindaco di Civitella Alfedena. Qualche tempo fa Massimi ha condiviso, sui propri profili social, alcuni post di un giornale regolarmente online che informavano di iniziative culturali e televisive sulla storia di Lotta Continua e della sinistra extraparlamentare. Si trattava di contenuti di valore storico, trasmessi anche dalla RAI. Una scelta mal digerita dalla maggioranza, al punto che i capigruppo dei partiti che sostengono l’amministrazione comunale di Sabaudia hanno firmato e depositato una mozione di censura/diffida nei confronti di Massimi, accusandolo di aver mancato di rispetto alle istituzioni democratiche e di assumere atteggiamenti che minacciano la democrazia e la legalità. In pratica un sovversivo. «Sarebbe facile seppellire tale iniziativa dei capigruppo di maggioranza di Sabaudia con una fragorosa risata per il maldestro tentativo di infangare, politicamente e mediaticamente, un loro fervente oppositore d’aula che svolge benissimo il suo lavoro e il mandato ricevuto dagli elettori.  – ha scritto nei giorni scorsi in una nota il segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo – Tuttavia, la vicenda genera precedenti preoccupanti che non vanno sottovalutati, uno politico e uno istituzionale», commenta il segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo. Peraltro la notizia politica della mozione di censura è stata diffusa utilizzando il sito internet dell’ente Comune di Sabaudia, rappresentato nel suo complesso anche da Giancarlo Massimi. Il tutto avviene mentre dalla vicina città di Pontinia partono (indisturbati) il soliti pullman per raggiungere Predappio e omaggiare Benito Mussolini. A proposito di atti sovversivi e anticostituzionali.
“Si tratta – sottolinea Massimi – da un lato di una grave violazione della libertà di pensiero e di espressione, diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione andando oltre le competenze proprie dell’organo violando, di fatto, la legge; dall’altro del tentativo di voler punire un consigliere di minoranza”.


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