Molestie nelle scuole di giornalismo

Molestie nelle scuole di giornalismo: sostenere le vittime nella denuncia

0 0

Alla luce dell’inchiesta sulle molestie e le discriminazioni nelle scuole di giornalismo, arriva la condanna della  Cpo della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell’Associazione Stampa del Friuli Venezia Giulia contro ogni forma di sessismo e discriminazione. Condanna condivisa da Articolo 21 che esprime solidarietà e sostegno alle vittime.

«Voi con queste gonnelline mi provocate». Un formatore della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia si rivolgeva così alle sue alunne durante le lezioni. Il formatore è già stato allontanato dall’incarico: lo si apprende dall’inchiesta delle giornaliste Francesca Candioli, Roberta Cavaglià, Stefania Prandi divulgata da IrpiMedia.

L’inchiesta è durata otto mesi e ha raccolto «testimonianze di molestie e discriminazioni da 239 studentesse e studenti, relative agli ultimi 10 anni di corsi. Un terzo delle studentesse ha raccontato di aver subito discriminazioni, molestie verbali e sessuali in classe e negli stage». L’inchiesta è fruibile nella sua interezza sul sito IrpiMedia.

La CPO Fnsi, si legge in una nota, «da sempre attenta e vigile sul tema (fin dal sondaggio scientificamente svolto nel 2019 secondo cui l’85 per cento delle giornaliste italiane dipendenti aveva subito molestie nei luoghi di lavoro), prende spunto da questo nuovo lavoro per ribadire la necessità di combattere ogni sessismo. Di più: la necessità di evitare che si creino le condizioni stesse per il proliferare di atti molesti e discriminatori; per questo si rivolge ai vertici di Scuole e Ordini con l’auspicio che si creino da subito le condizioni di attenzione e sostegno affinché le vittime trovino la forza di denunciare anche alla magistratura gli abusi subiti, che sono reato e non semplice malcostume. Sostegno e denuncia – conclude la Cpo – sono i presupposti per il necessario cambiamento».


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21