Emmanuel Todd ha fama di oppositore, di bastian contrario, di voce fuori dal coro. Eppure, pochi studiosi e intellettuali hanno avuto le sue stesse intuizioni. Dal collasso dell’Unione Sovietica alle Primavere arabe, questo demografo, antropologo e storico di settantatré anni da una vita ipotizza il futuro, preconizzando eventi che poi prontamente si verificano. Il suo ultimo saggio, pertanto, è per noi allarmante: si intitola, infatti, “La sconfitta dell’Occidente” (edito da Fazi) e sgretola le nostre residue certezze. Dalla guerra in Ucraina alla disfatta della globalizzazione liberista, passando per la deindustrializzazione e il nichilismo oggi dilagante, conseguenza inevitabile di decenni di neo-liberismo, Todd delinea uno scenario difficile da accettare. Tuttavia, o facciamo i conti con la realtà o davvero non avremo un domani.
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