La sconfitta della sinistra in Liguria c’è, ma non è disastrosa (differenza di circa un 1%). Mostra il Movimento 5 Stelle debole perché in piena fase di rifondazione; il PD che continua a consolidarsi attorno alla Schlein e l’AVS che tiene. Per capire meglio questi segnali, servirà aspettare gli esiti elettorali in Emilia-Romagna e in Umbria. L’errore da non commettere è rimpiangere Renzi, un personaggio che potrebbe solo danneggiare anche il PD.
Ciò detto, quello che preoccupa di più è l’astensionismo maggioritario, ovvero quello che supera la metà degli aventi diritto. Quando a decidere le sorti di una comunità è una minoranza, vuol dire che si è oltrepassata la linea rossa della bassa partecipazione. Tutta questa astensione non è neutra, ma è come una fuga di gas pronta ad esplodere se accesa da una scintilla di fanatismo. Chi non vota, lo fa per rabbia, indifferenza, ignoranza: i tre maggiori nemici della democrazia.