Diciotto anni fa l’omicidio di Anna Stepanovna Politkovskaja, uccisa nel pianerottolo di casa a Mosca, nel giorno del compleanno di Putin. Particolarmente attiva sul fronte dei diritti umani, Politkovskaja è nota principalmente per i suoi reportage sulla seconda guerra cecena e per le sue aspre critiche contro le forze armate e i governi russi sotto la presidenza di Vladimir Putin, accusati del mancato rispetto dei diritti civili e dello stato di diritto. Il 7 ottobre 2006 fu assassinata a Mosca mentre stava rincasando. Il suo omicidio produsse una grande mobilitazione internazionale al fine di chiarire le circostanze della sua uccisione. Nel giugno 2014 cinque uomini di etnia cecena sono stati condannati per l’omicidio sebbene non siano stati individuati i mandanti. Nel 2023 la figlia della Politkovskaja, Vera, è stata insignita del Testimone del Premio Roberto Morrione. “Su chi possa aver ucciso mia madre ho dei sospetti, ma non posso dirlo ad alta voce, perché esiste la presunzione di innocenza” disse nel corso di una intervista.