BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

365 giorni per la pace

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In un mondo in guerra, in un pianeta in fiamme, noi vogliamo spingerci in una direzione e in un mondo diverso. Vieni anche tu!

I drammi, i pericoli e le sfide che ci minacciano sono troppo grandi per essere affrontati con l’impegno di un solo giorno. Serve una Mobilitazione Straordinaria per la Pace!

Il 21 settembre ci siamo ritrovati in tanti ad Assisi e abbiamo ripreso il cammino avviando il programma “Immagina” e che ci porterà, domenica 12 ottobre 2025, a realizzare la più grande Marcia PerugiAssisi della storia.

A partire da oggi sono altri 365 giorni per la pace. L’obiettivo comune è far crescere la mobilitazione contro tutte le guerre, difendere il bene primario della pace e ricostruire insieme una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta. Come disse Aldo Capitini: “A ognuno di fare qualcosa”.

In queste settimane si stanno svolgendo tante iniziative e sabato 26 ottobre 2024 daremo vita ad una nuova Giornata di mobilitazione unitaria contro le guerre, l’impunità, la complicità e l’inazione con manifestazioni a Roma, Milano, Palermo, Torino, Bari, Firenze e Cagliari.
Forze micidiali stanno facendo di tutto per trascinarci in guerra, nel silenzio e nell’inazione dei responsabili della politica internazionale, europea e italiana.

Per arginare e fermare questa drammatica deriva, dobbiamo continuare, senza mai stancarci, a chiedere l’immediato “cessate il fuoco!”, a dare voce alla domanda di pace, promuovere l’opposizione generale alla guerra ma soprattutto dobbiamo far crescere una nuova generazione di costruttrici e costruttori di pace. Persone che desiderano la pace, che la amano, e siccome la vogliono la fanno, ci lavorano, si battono per ottenerla, s’impegnano a costruirla.

Il lavoro che ci attende è grande. Sappiamo che dobbiamo:

1. (ri)costruire il nostro senso di responsabilità verso la pace. La pace è (anche) nelle nostre mani, nelle mani di tutti e di ciascuno;

2. (ri)costruire la capacità nostra e delle nostre istituzioni di “fare la pace”. La pace è una cosa concreta che richiede azioni concrete ed efficaci;

3. (ri)costruire la politica e le istituzioni della pace. Dalla più piccola alla più grande. Partendo dai paesi e dai quartieri delle nostre città, passando per l’Europa, fino ad arrivare all’Onu.


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