Ma io, cittadino italiano che pago le tasse, rispetto la Costituzione, cerco di vivere una vita onesta e senza sotterfugi, perché devo assistere alle scuse, alla richiesta di perdono di un ministro del governo, che quasi in lacrime si rivolge a sua moglie e alla sua Presidente del Consiglio e ignora me che andando alle urne, pur senza votare per la sua parte politica, ho concorso a fargli ottenere quell’incarico? A me, elettore democratico, non dovrebbe chiedere scusa non tanto per la sua vita privata, quanto per l’inadeguatezza, l’incompetenza, l’ignoranza dimostrata con strafalcioni da licenza liceale, altro che da ministro?
È da questa prima considerazione che mi chiedo: ma come è ridotta la politica italiana, se – come si è letto su qualche giornale – è stata la stessa Meloni a suggerirgli (o ordinargli?) di andare in Tv a dare la sua interpretazione dei fatti?
Mutatis mutandis quanto tempo avrebbe dovuto concedere il TG1 a Berlusconi per spiegare le sue nipoti di Mubarak, le sue quasi minorenni, le sue olgettine? Lui non lo fece perché in possesso di ben altri strumenti; oggi, che valutazione dare di una politica ridotta in questo modo? E come ignorare i precedenti di Lollobrigida che fece fermare il Freccia Rossa a Pompei o della Santanché che impunemente continua ad ignorare – con l’avallo della sua parte politica – inchieste giudiziarie che la riguardano?
La creazione di Telemeloni ha portato a questo: trasformare in armi di propaganda e di verità aggiustate e accomodate quello che un tempo era un fiero, efficiente, incisivo servizio pubblico radiotelevisivo. La logica del reality, come efficacemente ha scritto Riccardo Cucchi, si estende alla prassi politica: non conta la realtà, conta solo quello che appare.
Ora restiamo tutti in ansiosa attesa delle notizie sugli sviluppi di questa puntata unica di fiction televisiva proposta in prima serata e per ben 15 minuti dal TG1 : se Sangiuliano sarà perdonato dalla moglie per la sua scappatella extraconiugale e dalla Meloni per le bugie che le ha rifilato. Ma a noi cittadini della Repubblica Italiana che è stata costruita su una altissima scala di valori fissati dalla Costituzione, in che modo potremo continuare a fidarci di un ministro fedifrago?