La destra odia i giornalisti (e li denuncia). L’Europa va avanti con l’istruttoria sulle querele

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Il direttore di “Report“, Sigfrido Ranucci, e il giornalista della stessa trasmissione Rai, Giorgio Mottola, sono accusati di diffamazione in un processo che doveva tenersi davanti al Tribunale di Roma e invece è stato attribuito al Tribunale di vaerese in considerazione delle presunte parti offese, ossia l’atuale Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, la moglie, l’avvocato Andrea Mascetti e la figlia del Governatore della Lombardia, Luigi Fontana. I fatti oggetto della querela sono relativi a due servizi andati in onda a ottobre del 2020. Non è la prima volta che esponenti del centrodestra mettono nel mirino Report e Mottola. Il punto più basso è stato toccato a giugno scorso quando il partito di Fratelli d’Italia ha denunciato il giornalista Giorgio Mottola per diffamazione, chiedendo un risarcimento superiore a 50mila euro a causa delle ricostruzioni fatte in una puntata di Report che, tra le altre cose, accostava il padre della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a un boss mafioso. Inoltre come persona giuridica, Fratelli d’Italia, aveva anche presentato in sede civile una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’inviato di Report. La puntata del programma contestata, andata in onda il 14 gennaio scorso si intitolava “La mafia a tre teste”.
A latere, come è noto, va avanti la procedura di accertamento della Commissione Europea sull’Italia relativa alle querele temerarie subite dai giornalisti, quali ostacolo alla libertà di informazione nel nostro Paese.
(Nella foto Giorgio Mottola, che è stato anche tutor del Premio Morrione)


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