Nuove aggressioni al prete antimafia don Antonio Coluccia, prima insultato e poi diventato bersaglio del lancio di sassi e bottiglie. Il tutto durante durante un corteo per la legalità tenuto al Quarticciolo a Roma. Ad evitare il peggio è stato l’intervento della scorta. A raccontare nel dettaglio un episodio che definire inquietante è poco è stato lo stesso parroco, noto per il suo impegno nelle periferie della capitale, soprattutto nelle piazze di spaccio. I fatti sono avvenuti domenica scorsa in una delle zone più pericolose di Roma e dove le piazze di spaccio sono letteralmente blindate. Don Coluccia era presente ad un corteo con gli abitanti della zona, scesi in strada a protestare proprio contro il predominio dei trafficanti. E mentre era in corso la manifestazione alcuni pusher gli avrebbero gridato contro: “Hai le ore contate, ti ammazziamo”, lanciandogli addosso bottiglie, sassi e bastoni dalle finestre. Ciò ha costretto il sacerdote a porre fine all’incontro di preghiera ma come ha già successo altre volte in passato, ha dichiarato che non intende fermarsi. “Continuerò sempre a lottare per la legalità per i cittadini onesti che abitano in questo quartiere”. Ha dichiarato. L’episodio però non solo desta preoccupazione per la sfida aperta a chi si batte per la legalità , ma anche perché si inserisce in un contesto più ampio in cui al criminalità romana cerca di rialzare la testa dopo le operazioni di polizia e carabinieri degli anni scorsi.