Gaza, la testimonianza di un operatore di MSF tornato sul campo

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Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza di un medico operatore di Medici senza frontiere da Gaza.

Sono Enrico Vallaperta, coordinatore medico a Gaza. Ero stato qui tra dicembre e gennaio, avevo trovato una situazione drammatica, ma quello che ho visto tornando ad agosto va oltre ogni immaginazione.

Siamo stati costretti ad aprire un ospedale da campo nella città di Deir Al Balah, nel centro della Striscia di Gaza, con l’obiettivo di supportare gli ospedali locali che ormai sono al collasso. 
L’ospedale da campo ha 70 posti letto per adulti e bambini, ma è espandibile fino a 110; 5 posti in terapia intensiva, 2 sale operatorie e un pronto soccorso. 
Qui in questi giorni stiamo vaccinando i bambini palestinesi dalla poliomielite che dopo più di vent’anni è tornata a Gaza.
Infatti, le precarie condizioni igienico sanitarie, la mancanza di infrastutture come fognature e acqua potabile, hanno aumentato la diffusione delle malattie infettive.

La campagna di vaccinazione per quanto fondamentale, non potrà coprire i bisogni enormi della popolazione.
In questi giorni stiamo lavorando per aprire un altro ospedale da campo e il tuo aiuto è quanto mai importante per portare cure mediche qui a Gaza.Ti ringrazio del supporto da parte mia e degli oltre 800 colleghi che ogni giorno qui a Gaza rischiano la vita per salvarne altre.

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