E adesso in piazza (davanti al Senato) contro il Ddl sicurezza che riporta agli anni bui

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Ci sarà una prima prova di contrasto extraparlamentare del Ddl sicurezza che ha introdotto, fra le altre stranezze, il reato di “terrorismo della parola” . L’appuntamento è per mercoledì 25 settembre a Roma, davanti al Senato (dalle 16.30), in una manifestazione corale che raccoglie decine di associazioni, compresa Articolo 21. Dunque sindacati e reti sociali scendono in piazza per quello che è, probabilmente, il primo appuntamento di un autunno caldo sul fronte dei diritti civili in Italia. “Saremo in piazza per difendere la  libertà di protestare e la democrazia”, sottolineano i due sindacati confederali promotori, ossia Cgil e Uil. Come si sa, il disegno di legge 1660 approvato la scorsa settimana ha modificato una serie di articoli del codice penale introducendo nuovi reati, in specie diventano punibili le manifestazioni di dissenso, come quelle tipiche dei giovani, degli ambientalisti, dei lavoratori, i quali d’ora in poi rischiano la condanna alla reclusione da 6 mesi a 2 anni. Al presidio aderiscono, tra le altre realtà, l’Anpi Roma, la Rete dei Numeri pari insieme a Cgil di Roma e del Lazio, Rete degli Studenti Medi Lazio, Libera Roma, Rete NoBavaglio, UDU Roma che in queste ore hanno diffuso un comunicato.

“Il Ddl sicurezza approvato dalla Camera è vergognoso. Le destre continuano a guardare alla sicurezza solo in termini repressivi e punitivi delle lotte sociali, inasprendo le pene, introducendo nuovi reati per colpire le forme più pacifiche di protesta e comprimere gli spazi di democrazia del nostro paese. – si legge nel documento – Il carcere continua ad essere visto come strumento meramente punitivo, perseguendo, con l’introduzione del reato di rivolta in carcere, non tanto gli episodi di violenza già puniti dalla legge, persino la resistenza passiva impedendo nei fatti ogni forma di protesta contro le condizioni disumane in cui sono gli istituti penitenziari. In tutto questo si normalizza anche l’idea che una donna incinta o un neonato possa finire in carcere. Nei centri di trattenimento e accoglienza per i migranti si nega l’utilizzo del cellulare, vincolando il possesso della sim alla presenza di permesso di soggiorno. Sono tutte norme che non rendono più sicuro il nostro paese, né migliorano la vita delle persone, anzi, ne minacciano i diritti costituzionali. Contro questa idea liberticida di sicurezza dobbiamo mobilitarci con forza affinché la maggioranza di Governo faccia un passo indietro, rispetti i diritti delle persone e i valori della Carta Costituzionale”.

C’è anche una seconda tappa di questa prima mobilitazione, il 28 settembre a Casetta Rossa (Garbatella) per un’assemblea pubblica  “contro la svolta autoritaria e il ddl 1660”.

“L’Ungheria è tanto vicina da farci sentire il rumore delle catene ai piedi ai processi degli e delle innocenti. Lo spostamento verso l’Est populista del nostro governo è così a portata di mano che alla Camera è passato il Decreto sicurezza: un impianto legislativo che tocca drammaticamente e in profondità il diritto al dissenso, fino all’accanimento giudiziario nei confronti di chiunque si ponga in rapporto di opposizione alle scelte del Governo o a ingiustizie sociali e ambientali – spiegano gli organizzatori – Picchetti dei lavoratori, scioperi della fame e manifestazioni contro opere definite ‘strategiche’, ogni forma di dissenso democratico incontrerà misure repressive che questo Paese ha conosciuto solo nei tempi bui della sua Storia. Ora il Disegno di Legge passerà al Senato e rischia di cambiare in senso autoritario la Costituzione formale e sostanziale dell’Italia. Non possiamo permettere questo attacco alla democrazia e allo Stato di diritto”.

Queste le adesioni (in aggiornamento) :Casetta rossa, Csa Astra, Cs Brancaleone, Spin Time, Peppe De Cristofaro senatore AVS, Rete dei numeri pari, Amedeo Ciaccheri Presidente Municipio Roma VIII, Barbara Tibaldi segreteria nazionale Fiom-CgilCgil Roma e Lazio, Nonna Roma, Mediterranea Roma, A Buon Diritto, Social forum abitare, Quarticciolo Ribelle, Europa verde, Luca Blasi assessore municipio Roma III, Extinction Rebellion Roma, Sinistra Civica Ecologista, Cnca Lazio, Sinistra Italiana Roma e Lazio, Lunaria, Filiberto Zaratti deputato Avs, Aurelio in Comune, Giuristi democratici, Claudio Marotta consigliere regionale Lazio Avs, Rete NoBavaglio, Arci Solidarietà, Villetta Social Lab, CSOA La Strada, CSOA Spartaco, Baobab Experience, Anpi Roma e provincia, Articolo 21.


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