Su quanto sta accadendo al Centro Sperimentale di Cinematografia sotto la presidenza di Sergio Castellitto, l’On. Marco Grimaldi (AVS) ha presentato un’interrogazione al Ministro della Cultura Alessandro Giuli anche per far luce sul licenziamento dello storico dirigente della Cineteca Nazionale, Stefano Iachetti che aveva provato a difendere il contratto di 17 lavoratori precari.
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Al Ministro della Cultura – Per sapere – premesso che:
ormai da qualche mese ci occupiamo del Centro sperimentale di cinematografia e attendiamo varie risposte dal Ministero della Cultura; adesso apprendiamo che nei giorni scorsi il Presidente Castellitto ha licenziato il dirigente della Cineteca Nazionale, Stefano Iachetti, per aver cercato di difendere il posto di lavoro dei 17 dipendenti a contratto, che si occupavano di digitalizzazione e che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non rinnovare; Stefano Iachetti, entrato al Centro Sperimentale nel 1984, ne è diventato dirigente nel corso di una lunga carriera, durante la quale, con i finanziamenti ricevuti dal MIC per i progetti speciali di digitalizzazione del patrimonio audiovisivo, ha ideato e realizzato grazie a validi collaboratori il Digita Lab, una realtà complessa, composta da elementi di alta tecnologia informatica integrati con la banca dati. L’elemento che caratterizza questa struttura è l’integrazione dei sistemi di digitalizzazione con la banca dati, attraverso la quale è possibile individuare il contenuto con gli elementi descrittivi, sottoporre il contenuto al processo di digitalizzazione e restituire i metadati prodotti direttamente in banca dati, alimentando e integrando le informazioni con gli elementi connessi alla digitalizzazione stessa; è grazie a questa struttura che la Cineteca ha digitalizzato e restaurato i materiali nell’ambito dei progetti MIC e non solo. Ultimo esempio è il restauro del film “Ecce Bombo” premiato al recente Festival del Cinema di Venezia come miglior restauro; i 17 collaboratori avrebbero contribuito in modo determinante, proprio per l’esperienza acquisita, a svolgere questo importante compito istituzionale, attività che, ad oggi, è in fase di riorganizzazione. E’ per questo che Iachetti, dopo aver suggerito nelle opportune sedi di assumere i collaboratori senza mai ottenere risposta, ha chiesto e raccolto i dati per poter attivare nuovi contratti di collaborazione coordinata e continuativa per tutta la durata del 2024: non solo nell’interesse dei lavoratori, ma del Centro Sperimentale stesso, che ha estremamente bisogno della loro formazione e preparazione; dopo l’incendio dell’8 giugno che ha distrutto il cellario B4, insieme alle pellicole in nitrato conservate al suo interno, siamo ancora in attesa di capire quali azioni siano state messe in campo per salvaguardare gli archivi, in particolare i nitrati. Nel frattempo, se da un lato aumentano consulenze e incarichi, dall’altra si mandano a casa persone che hanno reso il Centro Sperimentale di Cinematografia un’eccellenza -: se sia a conoscenza della decisione di licenziare Stefano Iachetti e se non ritenga opportuno, data la carriera e la reputazione nel settore di Iachetti, verificare le motivazioni e le condizioni in cui è avvenuto il licenziamento.