Un anno senza Michela Murgia e si sente molto

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Un anno fa ci lasciava Michela Murgia, scrittrice, giornalista, antifascista, donna libera sempre in lotta contro censure, bavagli, oscurità, oscurantismo, integralismo di ogni segno e colore.
Un anno dopo i fascisti continuano a “molestare” la sua memoria, perché non hanno mai sopportato il suo pensiero libero e critico.
Insulti, minacce, querele bavaglio non l’hanno mai fermata e, sino alle ultime ore, ha continuato a seguire il filo delle sue riflessioni, di un pensiero mai inquinato dalle campagne di odio e di falsificazione.
A noi di Articolo 21 piace ricordarla quando, già ammalata, non ha voluto mancare all’appuntamento con Roberto Saviano, in Tribunale a Roma per rispondere alle querele bavaglio della Meloni e di Salvini, quelle che hanno contribuito a farci conquistare  la maglia nera in Europa, in materia di libertà di informazione.
Quel giorno non ha perso una sillaba, sempre vicino Saviano, sempre dalla parte della Costituzione antifascista.
In questa giornata ci auguriamo che, ovunque Michela si trovi, possa leggere e sentire i ragli dei fascisti che ancora la temono, il più bel riconoscimento postumo possibile ad una donna come lei.


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