A Mosca, la nostra ambasciatrice è stata convocata per ricevere la protesta dei russi rispetto alla presenza della stampa italiana nelle zone invase dagli ucraini, considerata violazione dei confini. Il nostro Governo dovrebbe convocare a sua volta l’ambasciatore russo per informarlo che questa reazione è illegale. Infatti viola il diritto alla speciale tutela degli inviati di guerra – consolidato in numerose risoluzioni di organismi internazionali – in considerazione del valore delle informazioni che forniscono alla pubblica opinione, direttamente dai campi di battaglia, ovunque siano.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – sempre impegnata a ribadire i concetti di orgoglio, onore, Patria – mostri coerenza e incarichi il Ministro degli Esteri Tajani di convocare l’ambasciatore russo, a costo di disturbare le lobby degli scambi commerciali italo-russi. Altrimenti, appariremo ancora una volta come un popolo di mercanti che, pur di vendere, non si offende mai (vedi caso Regeni mal gestito, per non disturbare la vendita delle fregate Fremm agli egiziani).