La magistratura è il “cancro” del paese?
È ripartita la campagna di pestaggio e di depistaggio politico e mediatico.
Buon ultimo è arrivato Pietro Senaldi di “Libero”, il foglio che aveva annunciato l’inesistente complotto contro Arianna Meloni e famiglia.
Qui non si tratta più di una legittima critica a questo o quel giudice, a questa o a quella sentenza, ma di una vera e propria campagna di delegittimazione e di aggressione, politica e mediatica.
L’avvertimento non riguarda solo il futuro e l’arrivo di nuove leggi bavaglio contro informazione e giustizia, ma è anche il segnale che sarà intensificato il tentativo di cambiare la narrazione e di riscrivere storia e sentenze.
Boia e vittime dovranno scambiarsi i ruoli.
Tenteranno di riscrivere le sentenze sullo stragismo, sul rapporti tra mafia e politica, sulla corruzione, sui depistaggi..
Le campagne contro le sentenze su Ustica, sulla strage di Bologna, sulla trattativa Stato-mafia, sul ruolo di Dell’Utri e Berlusconi, La conquista di telemeloni, sono stati solo il primo segnale.
Sullo sfondo resta sempre la necessità di equiparare fascismo e antifascismo e spianare la strada ad un presidenzialismo senza controlli.
Paragrafo per paragrafo stanno ripercorrendo il progetto di Licio Gelli.
I loro toni sono sempre più simili a quelli adottati da Trump, Bannon, Bolsonaro, Putin e dall’internazionale nera.
Chi, anche tra gli oppositori, aveva annunciato la svolta moderata di Giorgia Meloni è stato servito, la trama dei rapporti tra questa destra e la destra estrema è ormai svelata, la fiamma di Salò è ancora accesa e arde sulla tomba di Mussolini,
A settembre ci riproveranno con le leggi bavaglio contro giudici e giornalisti, ma l’obiettivo é quello di oscurare cittadine e cittadini, di colpire a morte il pensiero critico, la libertà di informazione, la repressione dei reati contro il bene pubblico e, in definitiva, la Costituzione.
Prepariamoci ad unire quanti hanno nel cuore la Costituzione antifascista, antirazzista, pacifista, solidale.
Lunedì mattina alle 8.30 appuntamento con la consueta assemblea di Articolo 21.
Questa volta sarà nostro ospite il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, con i rappresentanti delle istituzioni dei giornalisti. Sarà solo l’inizio.