Applausi alla simpatia (di Meloni)

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Ci risiamo con la simpatia. Questa volta non è più Berlusconi l’avversario simpatico, ma la Meloni. Sento parecchi amici di sinistra considerarla con benevolenza, ‘’pure se tutto mi divide da lei politicamente’’. In effetti, Giorgia ha una carica di spontaneità che arriva, ma basta questo ad abbassare le difese, per considerarla esente dalle stesse pulsioni autoritarie di molti dei suoi amici? No. Anzi, la sua comunicativa umana è una pericolosa arma di destrazione di massa, perché alle persone semplici questo basta per votare a destra. È donna, madre, cristiana e pure fregata da un uomo: proprio come tante persone, che la giudicano affidabile per la sua normalità, a prescindere da cosa faccia e di chi si circondi. Anzi, più la sua classe dirigente si rivela mediocre, più i suoi sostenitori l’ammirano per essere l’unica a mandare avanti la baracca (Governo, alleanza e partito).

Anch’io la considero una tipa sveglia, che impara velocemente. Anzi, tra qualche anno si stuferà di tirarsi dietro i Sangiuliano, Lollo e Donzelli. E diventerà di sinistra con un clamoroso outing: ‘’Non sono io che ho cambiato fronte; sono loro che hanno tradito il popolo!’’ (applausi alla Festa dell’Unità).

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