50 anni fa la strage dell’Italicus, altro attentato di matrice neofascista

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All’1.23 della notte di domenica 4 agosto 1974 una bomba esplode sul treno Roma-Monaco, nel tratto di transito a San Benedetto Val di Sambro, sull’Appennino bolognese.
La bomba, collegata ad una sveglia, era stata collocata in una valigetta occultata sotto un sedile della quinta carrozza.
Nell’attentato muoiono 12 persone, alcune per l’esplosione, altre arse vive dall’incendio, e 48 restano ferite. Tra le vittime il ferroviere Silver Sirotti, medaglia d’oro al valor civile.
A 50 anni di distanza i procedimenti giudiziari non hanno ancora portato a sentenze definitive di condanna. La strage fu rivendicata da Ordine Nero, ma i processi non sono riusciti ad attribuire la responsabilità. Tuttavia, pur non giungendo all’identificazione dei terroristi esecutori è stato confermato il legame con altri attentati e con la strategia destabilizzante di matrice neofascista ordita in quegli anni.


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