Un anno fa si spegneva in modo inatteso ed estremamente doloroso Andrea Purgatori. Un male fulmineo, forse non compreso o malcurato, non gli ha dato scampo. Andrea era un grande giornalista, ma soprattutto un uomo perbene e un caro amico.
Un punto di riferimento, un esempio di coraggio e determinazione, di passione per il giornalismo e per la verità.
“La sua scomparsa lascia un vuoto enorme. La sua penna è la sua capacità di visione ci avrebbero regalato un punto di vista come sempre accurato e illuminante in mezzo a tanto frastuono Ci manca sempre di più il giornalismo profondo, rigoroso, ricco di sostantivi e parco negli aggettivi” afferma Beppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21 che ha voluto che fosse dedicato nell’anniversario della sua scomparsa grande spazio sul sito di Articolo 21 a cui Purgatori aveva aderito da subito.
La sua “assenza” pesa non solo nel mondo dell’informazione ma anche nei cuori di chi lo ha conosciuto e ammirato seguendo le sue trasmissioni televisive e i film e le serie tv di cui aveva scritto le sceneggiature.
La perdita di una grande firma, qual era la sua, è stato un colpo duro per il giornalismo italiano.
Una figura, quella do Andrea, che rappresentava l’eccellenza, la professionalità e la dedizione al proprio lavoro.
Oggi, a un anno dalla sua morte, ricordiamo Andrea Purgatori con affetto e gratitudine per tutto quello che ha fatto e ha rappresentato per tanti colleghi, a cominciare dalla sottoscritta.
La sua memoria vivrà nei nostri cuori e nelle pagine della storia del giornalismo per sempre.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Andrea non sarà mai dimenticato, la sua eredità giornalistica continuerà a vivere attraverso le sue inchieste, i suoi reportage e le sue parole che hanno sempre saputo raccontare la verità con coraggio e passione. Ma la sua mancanza pesa ogni giorno di più.