Ottimo l’incontro tenutosi nel tardo pomeriggio di sabato 13 luglio a
Villa Lazzaroni di Roma, con la promozione dell’
Anpi e il patrocinio del settimo municipio del Comune di Roma sulla
Palestina. L’incontro è stato introdotto dagli straordinari materiali filmici di
Monica Maurer e Milena Fiore. Le immagini, ha sottolineato nel suo Intervento
Vincenzo Vita in veste di presidente dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e garante di Articolo 21, ci parlano più di tanti discorsi. Il ricorso al fosforo, l’ossessiva repressione del popolo palestinese a Gaza è ben prima di Gaza ci raccontano a che punto di degrado politico ed etico siamo. Non possiamo sottovalutare la tragedia in corso. E non dobbiamo esitare a pronunciare la parola “genocidio “. Articolo21 -ha ricordato Vita presente insieme a
Mara Filippi Morrione e
Roberto Secci– aderisce convintamente all’appello lanciato dalla Federazione europea dei giornalisti per ridare agibilità a croniste e cronisti cui è negato l’accesso nei territori di guerra. Anzi. La direttrice di Radiobullet
Barbara Schiavulli ha spiegato con cenni inquietanti alla situazione, cui si aggiunge il
divieto persino ad andare in Venezuela. L’attacco al diritto ad informare e ad essere informati e’ un capitolo cruciare della terza mondiale a pezzi di cui parla spessissimo Papa Francesco. La discussione, coordinata da Amalia Perfetti vice presidente drll’Anpi di Roma, è stato arricchito da interventi molto stimolanti e puntuali, a partire da quelli degli studenti della sezione intitolata a
Walter Rossi dell’Università La Sapienza, e passando per le dirette testimonianze palestinesi e di una dottoressa impegnata sul campo da anni per difendere la salute messa in causa da attacchi e bombardamenti. Dopo il saluto dell’assessore alla cultura e alla memoria Riccardo Sbordoni, ha concluso i lavori la presidente provinciale dell’Associazione dei partigiani
Marina Pierlorenzi. In un ampio e felice discorso sono emersi i limiti drammatici dell’Occidente nei riguardi della questione palestinese, a lungo rimossa e messa ai margini dell’attenzione istituzionale. Ora massima solidarietà verso la Resistenza e impegno a muoversi di concerto con le associazioni pacifiste. Giustamente, si è sottolineato il nesso con le altre lotte decisive in corso, a cominciare dalla raccolta delle firme per il referendum contro la legge sull’Autonomia differenziata.