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Informazione e giustizia, cosa si può ancora riportare e quali regole bisogna rispettare. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha appena pubblicato un utile e interessante volume che aiuta i cronisti di giudiziaria a lavorare districandosi tra le molte (troppe) pastoie delle nuove leggi bavaglio, comunque entrate un vigore nel nostro ordinamento, dalla presunzione d’innocenza al diritto all’oblio, alla diffamazione. Il volume è stato curato dal Gruppo di lavoro “Informazione e Giustizia” del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti con prefazione del Presidente Carlo Bartoli. ” Nel rapporto tra l’informazione professionale e la giustizia gli attori principali non sono solo i giornalisti e la magistratura, sia essa inquirente o giudicante. C’è un terzo soggetto che incide più dei primi due: è il potere legislativo. – scrive Bartoli – Le regole fondamentali dettate dal Parlamento rispetto a questi due importanti diritti costituzionali dei cittadini, quello ad una libera informazione e quello ad una giustizia ‘giusta’, cambiano in continuazione; a volte troppo rapidamente, a volte molto lentamente, creando squilibri e contraddizioni”.
Qui il link del volume completo
file:///C:/Users/grazi/Downloads/INFORMAZIONE-E-GIUSTIZIA-11.07.2024.pdf
