Giornalismo sotto attacco in Italia

Il re del Marocco li grazia: tornano in libertà tre giornalisti che avevano criticato il governo

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Taoufik Bouachrine  Omar Radi e  Soulaiman Raissouni, tre dei più noti giornalisti indipendenti del Marocco, sono tornati in libertà il 29 luglio a seguito di una grazia reale, alla vigilia del venticinquesimo anniversario dell’ascesa al trono di re Mohammed VI.
Della grazia reale, che ha riguardato complessivamente 2278 prigionieri, hanno beneficiato anche alcuni attivisti: Reda Taoujni, Youssef El Hirech, Afaf Bernani, Imad Stitou, Hicham Mansouri, Abdessamad Aït Aïcha, Saida Amali e Mohamed Kenzouz.
Omar Radi, Taoufik Bouachrine e Soulaimane Raissouni erano stati condannati a lunghi anni di carcere per accuse fabbricate di reati sessuali, in realtà per aver scritto su argomenti sgraditi al governo: violazioni dei diritti umani, corruzione e altro ancora.
Amnesty International e il consorzio giornalistico Forbidden Stories avevano denunciato che i tre giornalisti erano stati spiati dal governo attraverso spyware installati sui loro smartphone.

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