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Gutiérrez: “Il giornalismo è il miglior antidoto alla propaganda”

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Gutiérrez: “Il giornalismo è il miglior antidoto alla propaganda. Solidarietà ai giornalisti attaccati ieri da Meloni e dai giornali di destra”

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, una dichiarazione del segretario generale della Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) in merito alle frasi pronunciate dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Pechino.
“L’Italia sta diventando un caso internazionale e questo, oltre a non farci piacere, ci preoccupa parecchio. Ieri in Italia c’è stata una grande operazione di disinformazione da parte della stampa italiana ultraconservatrice e populista (Il Giornale, Il Foglio, Libero) sul rapporto del MFRR (Media Freedom Rapid Response) sulla libertà di stampa in Italia e sul rapporto della Commissione europea sullo Stato di diritto in Italia. Nel più puro stile della propaganda filogovernativa, i tre quotidiani hanno messo in piedi un’operazione di comunicazione che alimenta la confusione (confondono deliberatamente i due rapporti) e l’odio verso i giornalisti. I giornali propagandisti non solo hanno inventato il concetto di “giornalisti anti-Meloni”. Stanno anche pubblicando una lista di giornalisti presunti nemici del governo, con il rischio irresponsabile di istigare i circoli radicali a commettere atti di violenza contro questi giornalisti. A mio avviso, si tratta di una pratica neofascista che dovrebbe indurre l’intera categoria professionale a condannare queste accuse infondate e ad essere solidale con i giornalisti ingiustamente presi di mira. Fortunatamente, ci sono ancora giornalisti precisi, concreti e onesti che riescono a smontare, con i fatti, l’odiosa propaganda dei giornali che si sono messi al servizio del governo Meloni, in barba al diritto dei cittadini italiani di essere correttamente informati. Complimenti a questi giornalisti per il loro resoconto preciso e dettagliato dei fatti così come sono. Il giornalismo è il miglior antidoto alla disinformazione e alla propaganda! Infine, è importante chiarire che i giornalisti presi di mira non sono gli autori del rapporto MFRR. Come molti altri, sono stati consultati come testimoni. Il governo italiano ha rifiutato di incontrare la missione del MFRR. Per quanto riguarda il rapporto della Commissione europea, esso è il risultato di consultazioni tra l’UE e il governo italiano. Confondere i due rapporti e accusare alcuni giornalisti serve solo a distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali. È una tattica diversiva”.


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